Ejay Ivan Lac

Hello carissimi amici lettori. Come state? So che tantissimi di voi sono stati al Salone del libro e non sapete quanta invidia nei vostri confronti! (Ovviamente bonaria eh) Cosa avete preso di bello? Chi avete incontrato o conosciuto dal vivo? Io sono qua, tra lo studio, letture e film. Ma andiamo con ordine! Sono molto contenta di tornare con questo format, ossia un’intervista a Ejay. Spero che siate curiosi tanto quanto me.

Buona lettura a tutti

BIOGRAFIA: Ejay Ivan Lac, Produttore musicale e scrittore di romanzi con una spinta superiore verso il genere horror. Ha pubblicato ad oggi tre libri "ufficiali" in esclusiva con amazon in versione cartacea, ultimamente è all'opera per pubblicare due nuovi romanzi, la rivisitazione del suo primo romanzo "Jessica" e il nuovissimo "Libro Nero". I suoi maggiori romanzi più letti sono i due libri intitolati "Cinque storie per non dormire" che vengono seguiti da una serie letteraria gratuita "Storie per non dormire", dieci mini racconti pubblicati gratuitamente sul sul blog ufficiale. La particolarità delle sue scritture è basata su descrizioni oniriche che portano il lettore all'interno di atmosfere vibranti, cupe e alcune volte molto forti. Questa particolarità gli ha permesso di pubblicare dei racconti inediti all'interno di una collana di libri horror pubblicata dal sito letteraturahorror.it

Oltre alla scrittura Ejay Ivan Lac è conosciuto anche come produttore musicale di musica elettronica cyberpunk. Ha pubblicato cinque album su tutti i servizi musicali digitali più famosi e molti inediti sulla piattaforma jamendo.com. La sua musica cerca comunque di collegarsi alla letteratura, regalando atmosfere cinematografiche fantascientifiche, anche nei suoi video musicali, utilizzando le più spietate e innovative tecnologie del futuro, come l'intelligenza artificiale e la realtà virtuale.


E adesso… via con le domande!

CHIARA: Da quanto tempo sei nel mondo della scrittura?

EJAY: Da quando ero molto piccolo mi divertivo a creare fumetti e storie fantastiche. Diciamo che l'età giusta in cui ho cominciato ad inventare storie era tra i 9 e i 10 anni. Non ho avuto un'infanzia molto zuccherina, così inventarmi delle storie mi aiutava a tenere la mente occupata. Successe poi la stessa cosa anche con la creazione delle mie produzioni musicali, che arrivarono moltissimi anni dopo. Sono così riuscito a mixare musica e letteratura, lo si può notare dalle atmosfere musicali cinematografiche che colorano le mie produzioni e dai video musicali.

CHIARA: Come mai hai iniziato a scrivere racconti?

EJAY: Come ho spiegato prima, scrivere racconti mi aiutava a non pensare ai problemi che affrontavo. Ricordo ancora che alcuni miei compagni di scuola mi chiedevano le copie di alcuni fumetti che scrivevo. Una volta la professoressa di Italiano prese uno dei miei racconti da leggere alla mia classe, disse "Ora vi farò vedere come si scrive un racconto originale". Ero davvero felice, diciamo che quello fu uno dei tanti motivi che mi ha spinto a continuare. Avrò scritto da ragazzino una trentina di racconti che non hanno mai varcato la soglia della porta di casa. 

CHIARA: Hai preso ispirazione per la stesura da qualche romanzo in particolare? Se sì quale?

EJAY: No, non prendo mai ispirazione da altre stesure, penso che prendere spunto da altre cose fa perdere il fascino dell'originalità. preferisco prendere spunto dalle cose misteriose che accadono nella vita reale, o dai miei stessi incubi. Nell'antologia horror che ho scritto di recente "Cinque storie per non dormire" molte dinamiche e molte situazioni spaventose, sono state prese da alcuni incubi che ho fatto nel corso della mia vita. Sono sempre stato affascinato dai sogni terrificanti, molte volte desidero farli, perché sono una fonte di ispirazione pazzesca. Se proprio devo prendere spunto da qualcosa, potrei forse azzardare sulle atmosfere dei film horror anni 80/90.

CHIARA: Avresti mai pensato di raggiungere la pubblicazione un giorno?

EJAY: Quando pubblicai il mio primo romanzo horror "Jessica" lo pubblicai da solo, con Amazon. Il libro di Jessica ha una storia troppo complessa e lunga da raccontare. Ti dico la verità, questo racconto mi ha sempre "drogato", ma non sono mai stato contento del risultato finale. Stiamo parlando del mio primissimo esperimento di pubblicazione, pieno di errori. Per questo motivo ultimamente ho deciso di riprenderlo in mano e presto uscirà una versione tutta nuova, corretta e con qualche bonus al suo interno.

CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori

EJAY: Beh, vi dico di sperimentare, scrivere, sbagliare e risbagliare ancora. Questo è il modo giusto per migliorare, non ossessionatevi su quanto deve essere ben scritto il vostro libro, ma ossessionatevi sul racconto, la sua bellezza e le centinaia di cose che volete raccontare. Non spaventatevi se a fine pubblicazione notate un paio di errori, siamo esseri umani non intelligenze artificiali. Se le vostre storie drogano i lettori, allora significa che il vostro obbiettivo è stato centrato. 

CHIARA: Come mai questo titolo così esplicito?

EJAY: Jessica, perché non si parla d'altro all'interno di questa storia che dalla sua racchiude un mistero probabilmente reale. Mi è stato chiesto se potevo scrivere la sua storia, basandomi su un diario segreto. Il diario parla di lei, quindi il titolo doveva essere quello.

CHIARA: C’è un qualche episodio della vita di Sandra e Jessica che ti ha coinvolto maggiormente?

EJAY: Jessica è una storia che parla di un fatto di cronaca che misteriosamente è stato classificato come "caso irrisolto" o "il racconto frutto di una persona con problemi".  Tutto mi ha coinvolto, dall'inizio fino alla fine. La mia passione per il mistero mi ha permesso di dedicare giorno e notte alla creazione della ricostruzione della storia, avendo carta bianca sui dialoghi e alcuni eventi.

CHIARA: Qual è stata la parte più complicata da scrivere?

EJAY: In verità tutte le parti degli incubi di Jessica, sono dovuto entrare nella paura e nella mente di questa giovane ragazza e descrivere le immagini, le vibrazioni, le luci e i dettagli che dovevano portare al terrore. Quando scrivo un racconto horror, io stesso devo provare qualcosa sulla pelle, perché se fa paura a me, vuol dire che può fare paura anche a chi legge.

CHIARA: Ti senti più affine a Sandra oppure a Jessica?

EJAY: Io sono una persona complessa, un giorno potrei essere una Sandra, altri giorni potrei essere una Jessica. Probabilmente quando ero più piccolo ero una Jessica, mentre ora potrei essere una Sandra. 

CHIARA: Ci saranno altri progetti prossimamente?

EJAY: In questi anni difficili che ho passato in pandemia ho pubblicato tre libri, "Cinque storie per non dormire" "Cinque storie per non dormire 2" e "Decamerone: 10 giorni e un covid 19". Ora mi sto dedicando alla sistemazione di "Jessica" e a un libro particolare intitolato "Libro Nero". Libro Nero è una raccolta di tutte le mie scritture, pensieri, aforismi poesie ecc... un libro che racconta di me e di chi legge, che prova ad insegnare qualcosa e a trasmettere sentimenti di tristezza e di felicità e forza contemporaneamente, un libro che si potrà amare e odiare nello stesso momento. In futuro c'è anche "Cinque storie per non dormire 3" e un nuovo album musicale.

Ed ecco che siamo giunti al termine di questa chiacchierata. Ringrazio ancora l’autore per la sua disponibilità nelle risposte augurandogli davvero il melio. Ho una domanda per voi cari amici: siete amanti dell’horror? Fatemelo sapere.

Alla prossima



Kicca

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