La bibliotecaria di Auschwitz

Hello carissimi amici lettori. Scusate se in questo periodo sono praticamente sparita ma fare incastrare tutto è piuttosto complicato.
Per dare sfogo alla mia fantasia e portarvi qualche utile contenuto cerco persino di ritagliarmi del tempo durante le lezioni. 
Di cosa vi vorrei parlare? Comincio con una graphic novel che ho letto probabilmente in ritardo e che consiglio di leggere nel periodo della memoria.
Bando alle ciance... Buona lettura tutti voi.

TITOLO: La bibliotecaria di Auschwitz

AUTORE: Salva Rubio, Loreto Aroca

EDITORE: il castoro 

DATA PUBBLICAZIONE: 31 gennaio 2023

GENERE: graphic novel

PAGINE: 136

PREZZO: 15,50€ cartaceo

VOTO: 4,5/5

TRAMA: Ispirato alla vita vera di Dita Kraus, la bibliotecaria di Auschwitz: una delle storie più eclatanti di eroismo culturale. Dita ama leggere, ma ad Auschwitz i libri sono proibiti, pena la morte. È solo un’adolescente quando, insieme alla sua famiglia, viene deportata nel campo di concentramento più letale della Seconda guerra mondiale. Lì, Dita scopre una manciata di libri trafugati e diventa la bibliotecaria di Auschwitz, rischiando la propria vita perché bambini e adulti possano sfuggire, anche se solo con la fantasia, alla terribile vita nel campo di sterminio. Ma deve prestare attenzione perché il dottor Mengele, famoso per i suoi terribili esperimenti, la tiene sotto controllo. Adattamento a fumetti del romanzo di Antonio Iturbe.
COMMENTO PERSONALE: Ho scoperto questa graphic novel grazie alla newsletter della medesima casa editrice. Sono contenta che si sia aggiunta alla mia collezione. Mi ha lasciata con dell'amaro in bocca e qualche riflessione.
Ma con molta probabilità è meglio che si faccia un passetto alla volta.
Mi sono affezionata alla piccola protagonista poiché ha vissuto sofferenze atroci, dolori indicibili che nessun bambino dovrebbe mai dover provare a quella tenera età. Dita è una collezionusta di libri (un tratto che ci accomuna fortemente) e pensa che essi siano la fonte per affrontare qualsiasi avversità. La sua sorte sfortunatamente cambierà drasticamente quando comincerà a essere trasportata nei vari campi di concentramenti. Ha la fortuna di poter rimanere con la madre mentre suo padre viene diviso. Deve trovarsi un lavoro ed è sottoposta a regole rigidissime. Una ragazza che ha visto morire suo padre a causa delle condizioni igeniche scarsissime, la quantità esigua di cibo e i lavori forzati. Si ritrova a fare da vibliotecaria ad Auschwitz che era un lavoro rischiosissimo. Ma Dita amava i libri più della sua stessa vita e dunque accetta con grande onore quell'incarico. Questa graphic-novel fa impressione per la cupezza dei colori e anche per alcune particolari scene. Mi ha fatto riflettere sulla situazione attuale e dico io... È mai possibile che negli anni duemila si assizta ancora ad atrocità del genere? Davvero non riusciamo a far sì che la storia sia nostra maestra di vita? Detto questo lo consiglio davvero caldamente

Ed eccomi qua, al termine di questa nuova, piccola grande avventura. Quali sono quei libri che avete ketto o vi rimandano alla shoah come tematica?

Alla prossima avventura.





Kicca

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