INTERVISTA: ENZO VENTURINI
Hello my dear readers. Come state?
Finalmente sono totalmente libera dalla scuola e da quel mondo. La sensazione è
sì di libertà ma in un certo senso si avverte anche la mancanza chiaramente. Le
giornate scandite da questa e ritrovarsi nel vuoto all’improvviso, si può dire
che crei un certo senso di vertigini. Ma è questione di abitudine e di
assestamento. Allora dopo aver blaterato per parecchio tempo oggi sono qua per
presentarvi un autore: si tratta di Enzo Venturini. Lo ringrazio davvero di
cuore sia per la disponibilità che per il tempo che ha deciso di dedicarmi.
Buona lettura a tutti voi.
BIOGRAFIA: ENZO VENTURINI, nato a
Faenza e residente a Sant’Agata sul Santerno, si è laureato in ingegneria
gestionale all’Università di Bologna. Da tredici anni lavora a Imola presso
Hera Trading nel business del gas naturale. Ha vari hobby e interessi, tra i
quali la scrittura, il calcio e la pesca. È membro del consiglio direttivo
nazionale del club di pesca, Spinning Club Italia, nonché responsabile della
relativa sede provinciale di Ravenna. È anche l’attuale presidente dell’Avis
comunale di Sant’Agata sul Santerno. Ha scritto diverse poesie, alcune delle
quali hanno avuto riconoscimenti in concorsi nazionali; è inoltre autore del libro,
Quarantatré secondi, autoedito nel 2020 tramite Streetlib.
Ora come mia consuetudine via con le
domande!
CHIARA: Da quanto tempo scrivi?
ENZO: Fin da piccolo ho sentito l'esigenza di scrivere. Scrivevo
piccole poesie da recitare in particolari occasioni. Poi dai quindici anni in
poi ho iniziato a scrivere poesie più impegnate e importanti che hanno avuto
anche riconoscimenti in concorsi nazionali. Poi qualche anno fa ho avuto
l'ispirazione per passare dalla poesia alla prosa e ho scritto "Il
misterioso libro del nonno sulla pesca".
CHIARA: Come mai un libro sulla pesca?
Può definirsi una tua autobiografia?
ENZO: Il mio primo libro tratta di pesca perché è una delle mie
più grandi passioni. Sono anche responsabile della sede di Ravenna dello
Spinning Club Italia, un club di pesca nazionale. Beh, il libro è evidentemente
molto autobiografico, tant'è vero che il nonno nel libro ha proprio il mio
nome. Il gioco del libro sta proprio nell'immaginare che un mio ipotetico
nipote scopra il "mio" diario di pesca. Le storie narrate nel
manoscritto del nonno sono quindi tratte da avvenimenti veramente accaduti.
CHIARA: Ti saresti mai immaginato di
diventare un pescatore?
ENZO: Sì, pesco fin da piccolo. La passione mi è stata trasmessa
dai miei zii, e non è mai venuta meno. Non avrei invece mai immaginato di
scrivere un libro. Avevo sempre scritto soltanto poesie, che per quanto possano
essere lunghe, comportano uno sforzo intellettuale e un impiego di tempo
inferiore.
CHIARA: Prima di scrivere un libro sulla
pesca, che cosa pensavi a riguardo? La tua posizione era differente?
ENZO:
Ho sempre amato la pesca in tutte le sue forme e
tecniche. Certo ai giorni d'oggi domandarsi della sua eticità e del suo impatto
sui pesci è doveroso. Ma la pesca che pratico si basa al 99% sul "catch
and release", cioè i pesci catturati vengono praticamente sempre liberati.
Avrei molti argomenti per sostenere che la pesca, praticata in certe modalità,
sia più utile che dannosa ai pesci e agli ecosistemi acquatici. Non avrei mai
immaginato, però, di scrivere un libro a riguardo.
CHIARA: Un augurio agli aspiranti
scrittori
ENZO: Il mio augurio per gli aspiranti scrittori è quello di poter
godere di una lettura piacevole e interessante. Per chi già pratica la pesca a
spinning, il libro può far rivivere le emozioni delle prime catture e magari
dare qualche piccolo consiglio nascosto tra le righe. Per chi invece non
pratica la pesca, il libro è un'occasione per capire le emozioni che trasmette
questa disciplina.
CHIARA: Come è nato il titolo?
ENZO: Inizialmente il libro doveva intitolarsi "Squame",
come il libro del nonno all'interno del libro stesso. Poi ho deciso di
utilizzare un titolo diverso che fosse intrigante per il lettore ma al contempo
onesto. Infatti il titolo lascia intendere che l'argomento principe del libro
sia la pesca, affinché il lettore fin dall'inizio non pensi di leggere un libro
che tratti di altro. Con il senno di poi avrei mantenuto il titolo
"Squame", forse meno esplicativo ma più corto, incisivo e poetico.
CHIARA: Se tu dovessi scegliere il tuo
pesce preferito tra quelli menzionati all'interno del manoscritto, quale
sceglieresti? Perchè?
ENZO: Ogni pesce, come il libro vuol far intuire, ha il suo
comportamento peculiare che lo rende unico. Non è facile sceglierne uno. Però
se devo proprio fare una scelta opterei per il cavedano, forse il più snobbato
fra le prede dei pescatori a spinning, ma uno dei pesci più scaltri. Poi è il
primo pesce che ho catturato con questa tecnica.
CHIARA: Quante altre tecniche di pesca
esistono oltre allo spinning?
ENZO: Esistono decine di tecniche di pesca, persino all'interno
dello spinning ci sono molte piccole varianti legate principalmente all'esca
utilizzata e al suo recupero. Diciamo che lo spinning è una tecnica abbastanza
recente, che è divenuta "di moda" negli ultimi 20 anni. Sicuramente
nell'immaginario delle persone che non praticano la pesca, questa è associata a
tecniche per lo più statiche, come la pesca con il galleggiante, detta anche
"al colpo" oppure "a fondo", dove l'esca una volta lanciata
giace ferma sul fondo del fiume, lago o mare. Infine, vi è anche la
particolarissima pesca "a mosca", dove tutta l'attrezzatura e la tecnica
di lancio sono volte a lanciare esche minuscole che imitano piccoli insetti
acquatici e non.
CHIARA: Quale sarà la prossima sfida di
Zeno? Emulare il nonno?
ENZO: Ovviamente sì. Zeno cercherà di ripercorrere le orme del
nonno e rivivere le sue emozioni. Ma questa è un'altra storia, che non so se
verrà mai scritta. Qualcuno mi ha chiesto un seguito del libro, ma per ora sono
in cantiere altri progetti di libri, su argomenti lontani dalla pesca.
CHIARA: Ci saranno altri libri
prossimamente?
ENZO:
In realtà un libro c'è già. Si intitola
"Quarantatré secondi" da poco autopubblicato tramite Steetlib e già
disponibile sia in formato cartaco che in e-book, sui principla e-store on
line. Questa è un avventura pscicologica dove Enrico, il protagonista, dovrà
scoprire il misterioso messaggio nascosto dietro le parole di Libero, un
eccentrico professore di fiscica malato di demenza senile. Inizia così un viaggio
che porta Enrico a scoprire la Teoria della Relatività di Albert Einstein e la
storia sorprendente del matematico italiano Gregorio Ricci Curbastro. Ma il
messaggio di Libero è in realtà connesso con il morbo di Alzheimer, uno dei
"mostri" del ventunesimo secolo.
Poi, è già in cantiere un terzo libro, ma questa è tutta un'altra
storia.
Eccoci qua, giunti al termine di questa
chiaccherata. Ringrazio ancora il gentilissimo autore per avermi dedicato del
tempo. Se avete altre curiosità non esitate a fare delle domande. Ci
aggiorniamo presto.
Alla prossima avventura.
Kicca
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