Recensione: il collante dell'umanità chiamalo dolore

Hello my dear readers. Come state? Giugno finalmente è arrivato e con il mese anche il caldo estivo. Era l'ora onestamente... non ne potevo più di tutta la pioggia.
Come lo avete iniziato questo mese? Io sto cercando di avviare dei progetti per l'estate che riguardano il blog, le collaborazioni e qualche folle idea.
Che giretti farete questa estate? Io un po' su e giù per l'Italia.
Adesso come al solito vi lascerò una nuova recensione di quelle che avevo stabilito.
Prossimamente ci sarà anche l'intervista all'autore del libro in questione.
Questa volta è piuttosto ardua perché si tratta di una silloge poetica e generalmente, in modo più evidente rispetto al romanzo, si denota la soggettività di colui che fa la recensione.
La mia sfida sarà quella di provare ad analizzarla anche con dell'oggettività.
Buona lettura.

TITOLO: Il collante dell'umanità chiamalo dolore.

AUTORE: Diego Cocco

EDITORE: Alcheringa

NUMERO PAGINE: 128

PREZZO: 9,90€ cartaceo

VOTO: 4/5

TRAMA: Cinquantasette gocce di sangue sulla terra, cinquantasette poesie e racconti in versi per confondere gli schiaffi sul cuore, l'indifferenza verso la sciagura, la solitudine maledetta. Cinquantasette brevi scritti che indagano l'animo umano fino a delinearne i tratti più veri e sconvolgenti: perché dentro il turbinio dei sentimenti il dolore è forse l'unico in grado di obbligare l'uomo ad azzerare il proprio stato. Il dolore fa riemergere i valori più puri, sacrifica l'orgoglio, uccide l'immobilità. Il dolore concede l'abbraccio più intenso.



COMMENTO PERSONALE: Intanto ringrazio l'autore per avermi dato la possibilità di leggere ed essere entrata in contatto con la sua visione.
Allora ad essere sincera mi è piaciuto come raccolta anche perché critica gli aspetti della quotidianità. Io almeno l'ho interpretato così. Entrando nelle pagine della raccolta si può vedere la sofferenza che emerge in tutte le situazioni della vita, che tiene unite le varie sfere.
La metrica non ha molte rime tra le più consuete e il verso è libero.
Mi ha fatto riflettere molto sul perché il collante dell'umanità sia proprio il dolore e come possiamo continuare ad infliggerlo quotidianamente. In questi giorni , grazie ad una poesia di inglese, mi è venuta un'idea che ripropongo qua: talvolta la nostra umanità richiede dei cambiamenti ma purtroppo erriamo.
Noi uomini purtroppo siamo sì degli esseri dotati di intelligenza, capaci di ragionare ma purtroppo cadiamo spesso nell'errore.
Errare è umano ma secondo me uscire dal circolo degli errori è impensabile. Cosa c'entra l'errore con la raccolta? Fondamentale l'autore crea uno spacco reale della realtà parlando di professioni ( ad esempio i medici ), della vita di coppia, del destino degli uomini e molto altro ancora.
L'uomo purtroppo ha grande potenzialità ma ancora non ha appreso come sfruttarlo al meglio. Oso fare una citazione dai grandi film: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità."
Questo libro mi ha lasciata di stucco per il semplice fatto che io e questo autore si pensa più o meno allo stesso modo.
Detto ciò, io lo consiglio quando siete in un clima di tensione e avete bisogno di prendervela con qualcuno.
Prossimamente la recensione anche sulle stories e video recensione.

Alla prossima avventura.



Kicca

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