Intervista: Silvia Castellano

Buona sera dear readers. Oggi sono qui per presentare un'intervista: quella di Silvia Castellano. Ringrazio l'autobus per la pazienza e la disponibilità che avuto nel rispondere alle mie domande. Detto questo... buona lettura.
BIOGRAFIA:Silvia Castellano è nata nel 1991 a Bolzano, dove vive tuttora con i genitori e il fratello minore. Si è laureata in Anglistica e Italianistica all’Università di Innsbruck, in Austria, e ora sta frequentando la laurea magistrale in Letteratura Comparata nello stesso istituto. È da sempre una lettrice accanita e il primo libro di cui si è innamorata è “Matilde” di Roald Dahl.Ha iniziato a scrivere racconti di genere fantastico a dieci anni, ma, prima del 2012, i suoi scritti sono stati pubblicati solo su alcuni forum. Il suo romanzo d’esordio è “Amethyst”, primo volume di una trilogia paranormal romance, uscito nel 2014.Nello stesso anno ha pubblicato la raccolta di racconti “See Who I Am”. Ha anche partecipato come autrice alle antologie “Solo una goccia”, “Lettere d’amore” e “1000 parole”, tutte edite dalla casa editrice Montecovello, e all’antologia benefica “Only Hope”, di cui è stata anche promotrice. Il testo con cui ha partecipato al concorso legato a “Lettere d’amore” si è classificato al secondo posto.
Adesso improvviso un finto dialogo come mio solito. Buona lettura.

Chiara: Da quanto tempo scrivi?
SilviaScrivo da quando avevo circa 10 anni. Ho iniziato scrivendo una storiella fantastica con mio fratello e poi una scenetta teatrale da sola. Da allora la scrittura è diventata una parte fondamentale della mia vita.
Chiara: Hai mai pensato che saresti stata letta da molte blogger?
Silvia:Ammetto di no, ma è bellissimo. Sono grata a tutti coloro che dedicano del tempo a me e ai miei scritti, ma soprattutto alle blogger perché si impegnano davvero molto per aiutare e sostenere noi autori. Grazie di cuore!
Chiara: Dove hai trovato l'ispirazione per questo testo?
Silvia:È successo uno o due anni fa (ammetto di non ricordarlo più). Stavo andando all'università e per caso ho notato il cartello pubblicitario di una festa chiamata semplicemente "Die Party". Nonostante sapessi che il nome era tedesco (infatti studio in Austria), per sbaglio ho letto "die" all'inglese. Nelle ore successive ho continuato a pensare a questo "party della morte" ed entro sera la scena finale del racconto si era ben delineata nella mia mente.
Chiara: il tuo genere preferito di libro?
SilviaAdoro il fantasy, in tutte le sue varianti, ma mi piaccioni molto anche i romance e gli storici.
Chiara: un augurio agli aspiranti scrittori.
SilviaScrivete, scrivete, scrivete. Su qualsiasi cosa. Non solo ciò che conoscete, ma anche ciò che esiste solo nella vostra mente. Poi leggete, leggete, leggete. Non si finisce mai di imparare. E infine continuate a sognare.
Chiara: come mai la scelta del titolo in inglese?
Silvia:Parli di Die Party? Non è inglese, è tedesco ;) "die" è l'articolo determinativo femminile singolare.Ma c'è il gioco di parole perché "die" potrebbe essere anche il verbo inglese che significa "morire"
Chiara: Io ho amato molto la scelta dei protagonisti sia come carattere che come aspetto. Qual'è il tuo personaggio preferito della storia?
SilviaGrazie mille, ne sono contenta! Sicuramente la mia preferita è Lyla. Adoro la sua forza, il suo coraggio e come mette sempre l'amicizia al primo posto. È la protagonista più tosta che io abbia mai creato.
Chiara: Ti sei calata al cento per cento nella storia mentre la stavi scrivendo?
SilviaPotrei dire di sì. Ho scritto il racconto in una settimana, dedicandoci ogni momento libero. Una notte ho persino sognato Lyla e Jan!
Chiara:  Qual'è stato il punto che ti è sembrato che non finisse più della storia e ci hai messo molto a scriverlo?
Silvia:La scena di lotta nel penultimo capitolo. Non sono brava a descrivere i combattimenti perché non solo devi capire cosa far fare ai personaggi, ma devi descrivere cosa sentono e provano mentre lo fanno. Non è affatto facile, quindi è stata sicuramente la parte più complicata da scrivere.
Chiara: ci sarà un seguito?
Silvia:Sì, ci sarà (almeno) un seguito. Se poi ce ne saranno altri, ancora non lo so. Vedrò dove mi porterà l'ispirazione ;)

Grazie a tutti alla prossima. Kiss, kiss. Kicca.

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