Hello carissimi amici lettori come state? Questo ottobre sta letteralmente volando via e ci sono ancora svariate cose da fare. Ma una alla volta si riuscirà in tutto. Tra poco Lucca sarà invasa per i Comics e credo che, finalmente, dopo tempo, abbia la possibilità di tornarci anche io.
Andiamo avanti con una serie nuova, che mi sta coinvolgendo e questo secondo volume lo trovo più carino e dettagliato del primo.
Avete capito di che cosa sto parlando?
TITOLO: La voce della strada 2
AUTORE: Kei Usuba
EDITORE: J-pop edizioni
PAGINE: 192
PREZZO: 7,50€ cartaceo; 4,00€ kindle
VOTO: 5/5
COMMENTO PERSONALE: Ho apprezzato maggiormente questo secondo volume dove viene riportata la vicenda traumatica del protagonista secondo il suo migliore amico. Inizialmente si sentono delle voci di corridoio secondo le quali Rat Man (ovvero Meiji Masuda) vorrebbe mettere su una band. Ma non è così semplice in quanto Yukito è la prima volta che sale sul palco e non è che a tutti faccia un'ottima impressione a partire dall'inizio. A causa della sua sfortuna e dai debiti ingenti che ha accumulato nel corso degli anni. In questo volume viene fatto un flashback dove si vedono Yukito, sua sorella e Meiji che costituiscono una vera e propria famiglia e la sorella di Yukito cerca di provvedere ai due più piccoli. Ma un giorno come tanti si presentano alla loro porta gente losca , paragonabile a dei veri propri strozzini che necessita del risarcimento dei debiti. La sorella di Yukito fa di tutto per non metterlo in mezzo. Ma Meiji capisce ed è la buona occasione per riuscire a creare qualche cosa in più con la musica. Ad un tratto però i legami tra i fratelli per scelta cominciano a deteriorarsi. Ma sfortunatamente quando Yukito vede la sorella in lacrime decide di intervenire e di pestare quasi a sangue quei maledetti soggetti. Però c'è un peró...perché se si decide di essere fratelli per scelta, in un modo o in altro, si è sempre presenti per la persona e quindi... un legame forte, un triste destino e qualche gelosia da altre band per la paura... una storia che pesa come un macigno, che brucia e che fa pensare a quanto schifo ci circondi.
Ed eccoci qua, carissimi amici lettori, giunti al termine di una nuova chiacchierata. Scusate per l'ora verso la quale posto ma sinceramente non riesco a fare prima. Ma sono contenta lo stesso e continuerò imperterrita a parlarvi e a rompervi le scatole.
Kicca
Andiamo avanti con una serie nuova, che mi sta coinvolgendo e questo secondo volume lo trovo più carino e dettagliato del primo.
Avete capito di che cosa sto parlando?
TITOLO: La voce della strada 2
AUTORE: Kei Usuba
EDITORE: J-pop edizioni
PAGINE: 192
PREZZO: 7,50€ cartaceo; 4,00€ kindle
VOTO: 5/5
COMMENTO PERSONALE: Ho apprezzato maggiormente questo secondo volume dove viene riportata la vicenda traumatica del protagonista secondo il suo migliore amico. Inizialmente si sentono delle voci di corridoio secondo le quali Rat Man (ovvero Meiji Masuda) vorrebbe mettere su una band. Ma non è così semplice in quanto Yukito è la prima volta che sale sul palco e non è che a tutti faccia un'ottima impressione a partire dall'inizio. A causa della sua sfortuna e dai debiti ingenti che ha accumulato nel corso degli anni. In questo volume viene fatto un flashback dove si vedono Yukito, sua sorella e Meiji che costituiscono una vera e propria famiglia e la sorella di Yukito cerca di provvedere ai due più piccoli. Ma un giorno come tanti si presentano alla loro porta gente losca , paragonabile a dei veri propri strozzini che necessita del risarcimento dei debiti. La sorella di Yukito fa di tutto per non metterlo in mezzo. Ma Meiji capisce ed è la buona occasione per riuscire a creare qualche cosa in più con la musica. Ad un tratto però i legami tra i fratelli per scelta cominciano a deteriorarsi. Ma sfortunatamente quando Yukito vede la sorella in lacrime decide di intervenire e di pestare quasi a sangue quei maledetti soggetti. Però c'è un peró...perché se si decide di essere fratelli per scelta, in un modo o in altro, si è sempre presenti per la persona e quindi... un legame forte, un triste destino e qualche gelosia da altre band per la paura... una storia che pesa come un macigno, che brucia e che fa pensare a quanto schifo ci circondi.
Ed eccoci qua, carissimi amici lettori, giunti al termine di una nuova chiacchierata. Scusate per l'ora verso la quale posto ma sinceramente non riesco a fare prima. Ma sono contenta lo stesso e continuerò imperterrita a parlarvi e a rompervi le scatole.
Kicca
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