Il gioco dell'amore e del caso

Hello carissimi amici. Come state? Mi auguro per voi che sia tutto apposto. Siete già in vacanza? Non sapete quanto mi manchi poter scrivere ogni volta che voglio e leggere con i miei tempi. Ma purtroppo c’est la vie. Nel percorso universitario però devo ammettere di approcciarmi sempre di più a testi che mi toccano in modo particolare il cuore e non vedo l’ora di parlarvene. Ed eccoci appunto a parlare di uno di questi Buona lettura. 

TITOLO: il gioco dell’amore e del caso 

AUTORE: Marivaux

 EDITORE: Edizioni clandestine

 NUMERO PAGINE: 72

 PREZZO: 7,50€ cartaceo

 VOTO:5/5 

COMMENTO PERSONALE: Ho scoperto questa chicca grazie al corso che ho seguito di letteratura francese. Si tratta di un’opera teatrale suddivisa in tre atti. E’come se il lettore dovesse recarsi a teatro ma è già consapevole di ciò che sta per succedere in scena. Una commedia dello scambio. Infatti Silvia si dovrà sposare ed è già promessa a Dorante. Ma attua un piano che coinvolgerà anche la sua cameriera: decide infatti di vestire i suoi panni. Ma il tutto è giostrato magistralmente sia dal signor Orgon, padre di Silvia che sapeva che anche Dorante aveva deciso di agire nella medesima maniera. I due si corrisponderanno sin da subito ma tenteranno di rimanere freddi e distaccati, in analogia faranno Lisette e Arlequin. Sorgono delle risa spontanee da parte del lettore/spettatore poiché gli uni non hanno i costumi o i codici degli altri. Ma colpisce come questa messa in scena si potragga per diversi atti e mano a mano si hanno la caduta delle maschere. Quella che mi ha incuriosito maggiormente è la stessa Silvia. Riesce a mantenere spesso il controllo anche se alle volte la propria voce o la propria gestualità la tradisce.Una curiosità: questa commedia è andata in scena per l’ultima volta lo scorso anno e dunque è importante e significativa. Potrebbe essere un buon inizio per un approccio ad un genere letterario che secondo me è parecchio sottovalutato. Ed eccoci qua, giunti al termine di questa recensione. Vi siete mai approcciati ad un testo teatrale come lettura? Avete voglia di approcciarvici? Fatemelo sapere. Kicca

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