Claudia Simonelli

Hello carissimi amici lettori. Come state? Io abbastanza bene dai, non posso lamentarmi. In questo periodo ho l’umore che oserei definire un po' ballerino. Ma chiaramente penso di non essere la sola. Sono preoccupata per l’andamento di questo benedetto virus. Ammetto che passando parecchio tempo in casa stia trovando sempre più tempo, anche per me stessa. Sto leggendo veramente un sacco di cose interessanti e scoprendo sempre nuovi mondi. Oggi, con l’intervista a Claudia Simonelli voglio trascinarvi in questa nuova dimensione. 
Detto questo… Buona lettura. 

 BIOGRAFIA: Claudia Simonelli nasce nel 1986 in provincia di Varese, ma cresce da vera e propria partenopea. Da sempre scrive poesie, racconti, storie per mettere le emozioni su carta. Il primo libro a farla innamorare è “Stagioni Diverse” di Stephen King, oltre ad avere una grande passione per il maghetto di J. K. Rowling. Collabora al blog “L’Alcova Letteraria” insieme a colleghi e amici scrittori. Ha pubblicato racconti per il blog “Logokrisia”. Gestisce il blog “Un cuscino di parole”. Da sempre appassionata di musica, ma il primo grande eterno amore sono i Beatles conosciuti per caso a 11 anni e mai più lasciati, tanto da tatuarsi una frase della canzone “The End” sul braccio sinistro. Ama moltissimo anche i grandi cantautori italiani, in special modo Fabrizio De Andrè e Lucio Dalla. Colleziona 33 giri d’epoca, devono avere un suono gracchiante altrimenti non è lo stesso. Compra gli oggetti più strani a tema Beatles: possiede di tutto, dalle scarpe agli orecchini. Le piace cucinare e fare dolci, soprattutto quando è stressata; in quel caso pasticciare in cucina la distende, la aiuta a riflettere e fa uscire un nuovo lato della sua vena creativa. Appassionata di culture orientali, dal cibo ai costumi tipici, dai drama ai manga, uno dei suoi sogni è poter fare finalmente un viaggio in Asia. Ha pubblicato un romanzo targato Pink Factory dal titolo “Come se il sole splendesse solo su di te”. Ha pubblicato “Amore e Psycho” edito da Collana Floreale. Ha pubblicato “Telefono Amico” in esclusiva Amazon. Vincitrice della terza edizione del Premio Letterario Nuove Proposte - Giovanni Brassotti Ziello. Vincitrice dell’ottava edizione del Premio Arnaldo Giovannetti – sezione Nuovi Amici. Finalista alla seconda edizione del Premio Aneddoti dal Cuore. Menzione speciale al concorso Clepsamia 2020. 
 E adesso via con le domande! 

CHIARA: Come mai ti sei avvicinata alla scrittura? 

 CLAUDIA: Mi piace scrivere sin da quando ero bambina. Già alle elementari mi dilettavo a inventare storie. Nel corso degli anni ho poi continuato a mettere su carta pensieri, storie brevi o più lunghe, poesie. Molte di quelle cose sono andate perse nel tempo, tranne la storia che ho pubblicato come primo romanzo, "Come se il sole splendesse solo su di te", che ho trovato il coraggio di pubblicare nonostante mi vergognassi molto.

 CHIARA: Quali sono i tuoi generi preferiti?

 CLAUDIA: Non ho un genere preferito, mi piace spaziare dal thriller all'horror, dal distopico alla narrativa non di genere. Dipende anche tanto dal periodo. Ultimamente ad esempio ho letto di fila tre romanzi del filone del neorealismo: La pelle, Napoli '44 e Il mare non bagna Napoli. 

 CHIARA: Meglio la pubblicazione in self publishing o con una casa editrice? 

 CLAUDIA: Entrambe hanno lati negativi e positivi. Sicuramente avere una casa editrice alle spalle che ti aiuta e ti sostiene nelle scelte principali che portano a una pubblicazione ti solleva da molte responsabilità. Il self publishing ti lascia totale libertà decisionale, cosa che mi ha permesso ad esempio di scegliere a chi affidare l'editing del mio testo, oppure di realizzare la copertina esattamente come la desideravo. 

 CHIARA: Un tuo sogno nel cassetto.

 CLAUDIA: Sicuramente di lavorare nel mondo dell'editoria, e mi sto impegnando per farlo, studiando e migliorandomi. 

 CHIARA: un augurio agli aspiranti scrittori 

 CLAUDIA: Più che un augurio è un consiglio. Ricordo che prima di decidermi a pubblicare il mio primo romanzo ho provato una costante sensazione di vergogna. Pensiamo che chi ci leggerà capirà riferimenti a cose realmente accadute, oppure ci psicanalizzerà. Il mio consiglio è di fregarsene e andare avanti per la propria strada. Esprimersi liberamente è l'arma dello scrittore.

 CHIARA: Come è nato il titolo?

 CLAUDIA: Il Telefono Amico è un'associazione realmente esistente, ma ho scoperto che in molti non lo sanno. Il loro scopo è fornire conforto e aiuto alle persone colte da un momento di angoscia, tristezza, apatia. Prevengono suicidi in molti casi, semplicemente fornendo ascolto a chi chiama. 

 CHIARA: In parte c'è la tua storia personale? 

 CLAUDIA: Si cela un pezzetto della mia storia personale un po' in ogni personaggio di Telefono Amico, mi hai scoperta ;) 

 CHIARA: Come mai Stefano non è così empatico, contrariamente Cristiana lo è sin troppo?

 CLAUDIA: Stefano è cresciuto con una madre con la mania del controllo e senza un padre. La sua mancanza di empatia è una conseguenza abbastanza ovvia. Cristiana invece, per vari motivi è stata costretta a scavarsi dentro, ed è il motivo per cui è decisamente più sensibile di lui agli eventi esterni. Stefano è come argilla grezza, messa sul tornio. Il tornio gira solo grazie a tutte le donne che lo circondano. 

 CHIARA: Simona è solamente una ragazzina ma viene maltrattata parecchio. Perchè non denunciare effettivamente la famiglia? 

 CLAUDIA: Queste realtà sono ancora sconosciute ai più. Ci sono molte famiglie in cui un genitore soffre di narcisismo patologico della personalità. Purtroppo è molto difficile da diagnosticare e riconoscere, il figlio non denuncia perchè non è in grado di riconoscere l'anomalia, e anche se lo facesse è molto difficile trovare chi gli creda. Le famiglie dominate dai narcisisti da fuori sembrano sempre un po' "Mulino Bianco". 

 CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente? 

 CLAUDIA: Sto lavorando a più di un progetto, ma non posso ancora svelare troppo. 

 Ed eccoci qua, giunti al termine di questa intervista. Ringrazio ancora la gentilissima autrice per il tempo che ha deciso di dedicarmi e vi dico… preparatevi perché farò anche con Claudia 4 chiacchiere. Alla prossima avventura. Kicca

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