Autoritratto

Hello carissimi amici. Come state? Io bene dai Non c’è abbastanza tempo per fare tutto quello che uno vorrebbe fare nell’arco della giornata. Tutte le volte che lo realizzo penso sempre che la durata della giornata dovrebbe essere minimo di 48 ore. In questo periodo sto leggendo parecchio e mi sono accorta che purtroppo non riesco a stare dietro a tutto. Non riesco a stare al passo tra aggiornamenti del blog e la quantità delle letture che faccio. Il mio obiettivo delle letture per quest’anno era di 60 libri. Secondo voi a che punto sono? Intanto vi lascio una recensione che penso possa aiutare in questo periodo e soprattutto possa… Buona lettura. 

TITOLO: Autoritratto 

AUTORE: Alessandro Petrelli 

EDITORE: Giuliano Ladolfi Editore 

NUMERO PAGINE: 114 

PREZZO: 12,00 € cartaceo

 VOTO: 4/5 

 COMMENTO PERSONALE: Ringrazio in primo luogo il gentilissimo autore per avermi fatto conoscere questa sua nuova opera. Ammetto che sia la seconda collaborazione con lui. Sono rimasta particolarmente sconvolta rispetto al suo modo di operare. Il voto probabilmente è dettato dal fatto che mi aspettassi qualcosina di più e quest’ultimo fosse molto breve. Ma è giusto così. Infatti autoritratto è una raccolta di pensieri e di aforismi. Quello che mi ha colpita molto è l’organizzazione. Il tutto viene raggruppato secondo le tematiche d’amore, sulla società, sull’arte e il dolore. Chiaramente mette in evidenza il suo punto di vista rispetto alla realtà quotidiana ma anche al suo modo di vivere la realtà. Spesso mi domando come sia possibile “giudicare” il modo di scrivere degli autori. Sinceramente la mia risposta è che impossibile e che cerco sempre di essere il più oggettiva possibile. Una raccolta nella quale la maggior parte di noi si può rispecchiare sicuramente, condividendo nella totalità le parole di Alessandro oppure andandogli contro. In questo periodo io mi sento molto romantica e siccome mi ha particolarmente colpita il suo modo di parlarne ne condivido con voi una piccolissima parte: “ La guardava nello stesso modo in cui si guarda un tramonto, un panorama, un aereo quando si è bambini. E’ come se all’improvviso tutti i quadri, tutte le canzoni e tutte le poesie parlassero di lei.” Mi piace questa immagine del tramonto e così potete assaporare lo stile di scrittura di Alessandro. Ve lo consiglio. Da leggere a piccole dosi. Ed eccoci qua, giunti al termine di una nuova avventura. Ringrazio ancora Alessandro per avermi mandato una copia della sua opera e che dire? Vi aspetto alla prossima avventura. Kicca

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