Adriano Mascarino

Hello my dear readers. Come state? Io insomma, ma si tira comunque avanti. Voi che cosa raccontate di bello? Io che finalmente sono uscite le pagelle e come era previsto il debito in matematica e fisica. Ma non demordo per nulla al mondo. Voi che cosa state leggendo di bello in questo periodo? Io moltissime cose e sono davvero contenta. Per una volta sto mantenendo il mio buon proposito. Allora oggi sono qua per presentarvi un autore: si tratta di Adriano Mascarino.
Buona lettura a tutti voi, nella speranza di farvi passare un po' di tempo a rilassarvi.

BIOGRAFIA: ADRIANO MASCARINO è nato nel 1993 in provincia di  Bergamo.
Ha svolto gli studi universitari nella città di Pavia, dove si è laureato in Scienze Naturali. 
Atleta agonista di canottaggio, è stato campione italiano nel 2014, nel 2015 è stato premiato con la medaglia di bronzo al valore atletico del Comitato olimpico nazionale italiano. Nel 2017, dopo la laurea ha cominciato a lavorare come insegnate di matematica e scienze nella scuola secondaria di primo grado. Nello stesso anno è divenuto consigliere comunale di maggioranza nel comune di Sovere.
Nonostante gli studi scientifici ha da sempre nutrito uno spiccato interesse per la letteratura, per la storia e per il genere fantasy. La Morte Oscura è il suo romanzo d’esordio. Le sue giornate sono una continua lotta tra il desiderio e la necessità interiore di scrivere dando voce a tanti pensieri, la gioia e la bellezza di crescere donando tutto ciò che ha ai suoi studenti e la sfrenata passione per lo sport.



E adesso… via con le domande!


CHIARA: Da quanto tempo scrivi?

ADRIANO: Scrivo da circa nove anni, ho iniziato in quarta superiore.

CHIARA: Come mai la storia è una tua passione? Cosa ti affascina?

ADRIANO: Non saprei dire perché, ma la storia mi ha sempre attratto, non è l’unica materia, in realtà, tante altre mi risultano interessanti e mi piacerebbe riprenderle; diciamo che della storia mi piace scoprire i cambiamenti che la mentalità umana ha compiuto o non ha compiuto nei secoli. Inoltre, quando si esamina la storia si considera il tronco, la via principale che ha influito sul mondo, tutto il resto, i rami e così via è lasciato all’immaginazione.

CHIARA: Ti saresti mai aspettato di pubblicare un libro?

ADRIANO: A dire il vero no. Non avevo mai scritto nulla a parte i temi in classe prima di iniziare questo romanzo; non avevo idea né di come si scrivesse un libro né tanto meno di come lo si pubblicasse, ho iniziato tanto per provare e da lì in avanti sono stato trasportato da un fiume di avvenimenti e piccoli traguardi che mi hanno portato fino all’insperata pubblicazione.

CHIARA: Come è nata la collaborazione con la bookroad? Ti ci trovi bene?

ADRIANO: Anche in questo caso non è stato un fatto cercato; io avevo pubblicato il mio romanzo con un’altra casa editrice, la redazione di Leone editore ha trovato e apprezzato il mio libro, mi ha contattato e mi ha avvicinato alla bookroad. Diciamo che il mondo dell’editoria al giorno d’oggi è davvero difficile, le case editrici più rinomate devono accertarsi di guadagnare e si lanciano solo su autori sicuri (allenatori di calcio, gente famosa ecc), quelle più piccole ti chiedono contributi economici più o meno importanti per pubblicarti perché anch’esse non vogliono correre rischi. Bookroad è una realtà un po’ diversa che ti obbliga a uscire allo scoperto, diciamo che cominciano a credere in te solo se vedono che ci sono altre persone che lo fanno; per ora mi sto trovando bene.

CHIARA: Un augurio per gli aspiranti scrittori.

ADRIANO: Al giorno d’oggi sono in tantissimi a definirsi scrittori; io preferisco definirmi un insegnante di matematica e scienze che nel tempo libero tenta di fare lo scrittore; l’augurio che posso fare a chi desidera intraprendere questa strada è provare piacere e gioia nello scrivere per se stesso, tutto il resto rischia di essere un’utopia, mentre se uno si diverte a scrivere, ad ogni pagina riempita d’inchiostro avrà guadagnato qualcosa.

CHIARA: Il titolo è sia macabro che esplicito. Da dove è nato?

ADRIANO: Difficile dirlo, quando scrivo la mia fantasia cavalca ben lontana dalla mia mente razionale, tanti me l’hanno contestato e probabilmente hanno ragione, ma il protagonista viene soprannominato così per come si muove e per come sa essere letale, non mi veniva in mente un titolo migliore.

CHIARA: Le descrizioni dei movimenti degli eserciti sono molto dettagliate e accurate. Come mai?

ADRIANO: Non so, forse perché ho letto decine di romanzi storici e fantasy, forse perché quando scrivo descrivo l’immagine che ha già preso forma nella mia mente, non devo inventare nulla, devo guardare e descrivere, perciò mi riesce facile descrivere degli eserciti che si spostano in maniera accurata, a tutti risulterebbe facile descrivere un film.

CHIARA: Se tu dovessi essere un personaggio del tuo romanzo chi saresti? Perché?

ADRIANO: È una domanda che mi hanno fatto decine di volte, la risposta scontata sarebbe dire Gurth, ma non sarebbe del tutto vera; credo ci sia qualcosa di me in ogni personaggio. Con Gurth sicuramente condivido la determinazione ma anche la cocciutaggine e il desiderio di perseguire un ideale con tutto me stesso.

CHIARA: Vorrei sapere se potessi svelare qualche cosa in più rispetto al passato di Sannan e il legame con Gurth.

ADRIANO: Il passato di Sannan non è differente da quello dei suoi commilitoni; è divenuto maestro dell’ordine grazie alle sue doti in battaglia e alla sua determinata volontà di essere giusto e attivo. La cicatrice sul volto è ciò che lo contraddistingue, non è soltanto una caratteristica fisica, è sinonimo di una completa dedizione alla causa, di un uomo che ha fatto delle battaglie la propria vita, che ha combattuto per tutta l’esistenza senza lasciare spazio ad altro che a questo. Non ha famiglia e non ha amici all’infuori dell’ordine. Il rapporto con Gurth meriterebbe pagine e pagine di spiegazione, proverò a riassumerlo in un breve concetto: Gurth è una testa calda, è forte, spietato, un guerriero ineccepibile, però è giovane; trovo meraviglioso come in poche battute lui capisca di potersi non solo fidare, ma anche affidare a Sannan, il posto che era stato di Kerl viene, almeno per qualche pagina, ripreso e portato a compimento da Sannan, la sua determinazione non è priva di saggezza e Gurth impara da lui cosa vuol dire essere responsabile di altri uomini, di un esercito.

CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente?

ADRIANO. Ho già pubblicato il secondo capitolo che si intitola “La Sfera di Kalebs”. Attualmente dovrebbe essere del tutto o quasi fuori commercio in attesa di una nuova pubblicazione con bookroad, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo, nel frattempo sto lavorando a un terzo libro che spero possa uscire a breve e che sarà di un genere completamente diverso, un esperimento al quale tengo molto.

Ed eccoci anche questa volta giunti al termine di questa chiaccherata. Ringrazio davvero di cuore l’autore per il tempo che mi ha dedicato nonostante la routine.
Alla prossima avventura.



Kicca

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