Crescere a distanza


Hello my dear readers. Come state? Io abbastanza bene dai, anche se la scuola è davvero complicata. Sinceramente non vedo l’ora che arrivino queste vacanze natalizie per cercare di staccare un po' la spina. Voi che cosa farete di bello a Natale? Io sicuramente starò con tutta la mia famiglia per la Vigilia e un pranzo natalizio il 25. In queste settimane devo anche andare a comprare i regali. Aaaaaah! Ci si farà?

Lasciando stare questi discorsi… sono qua per parlarvi di un nuovo libro: buona lettura!


TITOLO: Crescere a distanza


AUTORE: Mirko Albini


EDITORE: Planet Book


NUMERO PAGINE: 100


PREZZO: 11€ cartaceo


VOTO: 5/5


TRAMA: Otto racconti legati da un filo conduttore rappresentato dalla storia di un uomo che è stato privato della sua libertà. Il protagonista è un professore di lettere preoccupato dal fatto di non poter stare vicino al proprio figlio durante le fasi della sua crescita. I due hanno a disposizione solo un'ora ogni sei mesi per stare insieme, e il professore decide di impiegare quel tempo per trasmettere al ragazzo degli insegnamenti sulle questioni della vita tramite la lettura dei suoi racconti.











COMMENTO PERSONALE: Ringrazio come è mia consuetudine il gentilissimo autore, per avermi dato la possibilità di leggere questo piccolo scrigno. Allora… come poter parlare di questo libro? Io partirei con la narrazione: lo stile dell’autore è semplice e lineare, facilitando così l’immedesimazione e l’immaginazione del lettore. Il protagonista come viene detto dalla trama è un padre che poiché vive in prigione, non può stare accanto alla propria famiglia e vedere crescere il proprio bambino, scrive delle storie per tramandare i propri insegnamenti. Mi ha colpita molto questa scena e mi ha trasmesso un sacco di emozioni, poiché cambia registro a seconda del racconto: paura, rabbia, tristezza, gioia, ironia.

Sicuramente mi hanno colpita due racconti in modo particolare poiché li trovo molto vicini alla nostra società. Uno riguarda la diversità delle etnie e l’altro la chiusura che il popolo ha nei confronti dell’ignoto e la facilità con la quale si fa plasmare.

Detto questo lo consiglio vivamente a chiunque, compresi i bimbi a partire dalle elementari.

Ora ho finito davvero.

Spero che gli darete un’occasione.

Alla prossima avventura.






Kicca

Commenti