Matteo Ravagnati

Hello carissimi amici lettori. Come state? Se ne hanno da fare tre milioni quotidianamente.
Le gioie della vita.
In questo periodo ne ho diverse da fare, tra la scuola, il blog, nuove attività e così via dicendo.
Immagino di non essere l'unica in queste condizioni.
Sono stra felice di essere stata coinvolta nel gruppo di lettura organizzato da Paola❤
Oggi sono qua per presentarvi un nuovo autore: sto parlando di Matteo Ravagnati.
Vi lascio alla sua storia ma ...
Non anticipo via😂
Buona lettura

BIOGRAFIA: Sono un ragazzo di 24 anni, quasi laureato in sociologia, lavoro in una gioielleria come, suono l'organo, dirigo un coro, insegno pianoforte e storia della musica, per non farmi mancare nulla scrivo anche libri!
Molto spesso penso troppo, mi giro e un pensiero mi colpisce, sono sensibile a tutto ciò che le persone dicono e non dicono, leggo tra le righe, forse troppo, e anch'io parlo tra le righe. Molti dicono di me che sono esuberante ed eclettico, e forse hanno ragione, talvolta sono anche proprio folle!
Scrivo per esprimere la mia più intima interiorità.



E ora via alle domande.

CHIARA: Da quanto tempo scrivi?

MATTEO: Scrivo da molto tempo ma, c'è un grande ma... il tempo mi manca sempre, ho bisogno di prendere il tempo per me, per isolarmi dal mondo che mi circonda ed entrare nella mia testa per poter scrivere qualcosa. Ho sempre scritto quando ne avevo bisogno, è uno dei miei modi per vivere nel mondo. Scrivere è molto simile ad un'altra mia passione: la musica. Suono uno strumento un po' particolare: l'organo a canne. La scrittura è molto simile alla musica poiché è in grado di muovere le corde più intime di ciascuno, è in grado di emozionare, è in grado di far pensare e stupire. Non riesco a scrivere dietro "suggerimento" o su richiesta, perché nella mia scrittura ci sono io che comunico qualcosa, che libero le mie emozioni. La maggior parte delle volte che scrivo, piango, e credo che sia una cosa positiva o, almeno, lo è per me, perché chi mi ha visto mentre scrivevo mi percepiva come fuori dal mondo, e forse, un po', lo sono.

CHIARA: Come mai hai deciso di intraprendere questa avventura?

MATTEO: E oggi, come stai? è nato in una sola notte. Ma il primo libro che scrissi era nato per purissimo caso. Scrivevo una serie di pensieri confusi, sul treno di ritorno dall'università, per evitare di parlare continuamente con le persone che conosco, insomma a me piace molto chiacchierare, però, alcune volte, preferivo stare da solo e l'unico modo per far sì che potessi restare da solo era l'aprire il computer e scrivere. Una volta arrivato ad un centinaio di pagine chiesi di stamparle in un libro per poterlo tenere sul comodino, era pur sempre un mio gioiellino. Mi suggerirono di pubblicarlo, da qui nasce tutta la storia. Come rispondevo alla prima domanda, ho scelto di scrivere per esprimere me stesso, nel bene e nel male.

CHIARA: Ci sono degli autori a cui ti ispiri? Se sì, chi sono?

MATTEO: Non direi che ci siano degli autori a cui mi ispiro, piuttosto direi che mi ispiro alla vita, quello sì, ma non ad autori in particolare.

CHIARA: Sei a favore dell'editoria a pagamento?

MATTEO:  Assolutamente no! Bisogna però distinguere in almeno due modi gli scrittori: chi scrive per passione e chi scrive per arte. Pagare per pubblicare un proprio scritto non è emozionante e, soprattutto, non si è spronati a fare sempre bene e sempre meglio. Purtroppo però, il modo di ragionare delle case editrici non è solo quello artistico e divulgativo, ma ha un intento che è quello di vendere.

CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori.

MATTEO: agli aspiranti scrittori auguro solo una cosa semplice: siate sempre voi stessi ed esprimetevi al meglio, con la sublima arte, che possa far brillare i vostri occhi e gli occhi di chi vi leggerà.

CHIARA: Il titolo da dove è stato tratto?

MATTEO: Molto semplice ma profondo al tempo stesso. Il titolo "E oggi, come stai?" nasce semplicemente ed esclusivamente dalle prime parole del libro e dal filo conduttore. Il protagonista deve rispondere a questa domanda e lo fa pensando molto, per poi rispondere, banalmente, come facciamo tutti noi. E oggi, come stai? è una domanda alla quale siamo tutti chiamati a rispondere, anche con domande simili: "come va?", "da quanto tempo", "tutto bene?" ma che, in fin dei conti, potrebbero essere tutte la stessa cosa. In realtà a molti non importa davvero come stiamo e, in modo anche un po' provocatorio, perché era un periodo in cui alcune persone intorno a me iniziavano a prendere tutto per superficiale, volevo sottolineare l'interiorità di ognuno, anche se tutti noi cerchiamo di evitare di affrontare certi argomenti, certe paure, certi discorsi, certe emozioni.

CHIARA: Come mai sulla copertina un temporale?

MATTEO: La scelta della copertina è stata la più difficile di tutto il libro. Sul temporale ho poi scritto anche una poesia e sul temporale ho un aneddoto. Era tardo pomeriggio, avevo appena finito una giornata davvero pesante e che mi aveva sottratto tutte le energie possibili, camminavo a passo stanco e trascinato quando, per me all'improvviso, ma in realtà le nuvole erano già molto cupe e i lampi ben visibili, venivo colto di sorpresa dal temporale. Inutile dire che ero senza ombrello e mi bagnai completamente, e che passai tutto il tragitto in treno in piedi gocciolante, ma in quel momento, il tuono richiamò la mia attenzione e, guardandomi intorno mi fermai senza un apparente motivo, ma stavo pensando profondamente, la mia mente vagava e si domandava molte cose, si tormentava come l'abbattersi della pioggia del temporale, dei lampi e dei tuoni. Venni interrotto poi da un amico che mi chiese se andava tutto bene, mi vedeva bloccato nel bel mezzo di un temporale, senza ombrello, con una penna e un foglio in mano a scrivere. Effettivamente, riguardandomi in quei momenti, non risultavo molto una persona "normale", ma il temporale mi affascina moltissimo è come una carezza potente, che risveglia l'animo, che risveglia i sensi, che richiede attenzione. Lo vedo anche come una condizione interiore, una condizione umana di smarrimento, di pensieri, di curiosità, di emozioni. Un vortice di emozioni. La scelta, quindi, del temporale in copertina è per "svelare" un pochino le emozioni e l'angoscia del protagonista.

CHIARA: Si tratta di un'autobiografia?

MATTEO: Questa è la domanda più difficile in assoluto. Significa svelare a tutti, mettersi a nudo, esporre le proprie debolezze, presentare a tutti una sorta di persona trasparente nella quale sia possibile leggere tutto. Tutto ciò che prova, tutto ciò che sente, tutto ciò che vede attraverso i suoi occhi. Dire che sia completamente un'autobiografia non è corretto, è più giusto dire che ho preso spunto (tanto) da me, questo sì. Ma come dicevo nella scrittura ci sono io, e volente o nolente, anche un pezzo di me, una parte piccola o grande che entra prepotente nel libro, sia esso il protagonista o un dettaglio quasi irrilevante come il colore di una finestra o uno stridore di suoni, ma da qualche parte ci sono sempre io.

CHIARA:Cosa avresti voluto che il lettore recepisse dalla lettura del testo?

MATTEO: Vorrei che il lettore possa percepire un po' di emozioni, vorrei che chi legge possa riflettere su se stesso e vedere come si comporta nel corso della giornata e quante volte, anche distrattamente, chiede "Come stai?" e si sente chiedere "Come stai?". Vorrei che si possa vedere quello che fuori non si vede. Vorrei che il lettori provi delle emozioni e che si metta al centro l'uomo e non soltanto gli interessi. Ma vorrei tante altre cose, vorrei che tutti noi, anche senza leggere il mio libro, possiamo essere più attenti alle sensibilità altrui e che la smettessimo di far finta che vada tutto bene, esternare e comunicare è l'unica cosa che gli esseri umani sanno fare dalla notte dei tempi, linguaggio verbale, linguaggio non verbale, segni, simboli, suoni... tutto ciò è comunicare, ma le emozioni sono difficili da comunicare, un pianto può sembrare infantile o esagerato, arrossire ad un complimento o ad una esternazione è una cosa inusuale, eppure io arrossisco spesso, sentirsi bene è da trasmettere, ma è da trasmettere anche non sentirsi bene. Insomma vorrei che il lettore inizi a prendere consapevolezza della propria sensibilità e del proprio modo d'essere ma che, con gli stessi occhi, cerchi di vedere anche chi ha di fronte, come sta la persona con cui parla tutti i giorni, come sta la persona con cui prende una bevanda dopo una giornata, con cui ride, con cui si saluta e con cui non torna a casa e non vede quanto sia felice, o triste, o... quanto lo sia veramente.

CHIARA: Ci saranno altri libri?

MATTEO: Ne ho tre in cantiere, uno è in dirittura d'arrivo, gli altri sono ancora in alto mare. Al centro dei miei libri c'è sempre l'uomo e un po' di natura e, certamente, ci sono anch'io.

Ed eccoci qua. Giunti al termine di questa chiaccherata.
Ma mi raccomando... tenetevi pronti perché le curiosità su Matteo non sono ancora finite!
Intanto lo ringrazio davvero di cuore e ... ci si vede alla prossima.


Kicca

Commenti

  1. Ciao a tutti, mi chiamo Aisha Sadat, sono sposata da 20 anni con mio marito e abbiamo due figli, l'anziano uno di 16 anni e un giovane di 11 anni. Mio marito mi ha amato molto, ma arriva a un punto in cui è coinvolto in una relazione con una donna che è la sua collega. Non l'ho mai immaginato, ma in qualche modo il suo atteggiamento nei miei confronti e nei confronti dei bambini è cambiato, il suo ritardo nel lavoro mi ha fatto riflettere sull'argomento, anche nel mio 20 ° anniversario di matrimonio a marzo, mi tengo lontano dal sesso mentre promettiamo di farlo durante il matrimonio il giorno dell'anniversario, 15 giorni prima dell'anniversario di matrimonio, ha confessato che sì ha fatto sesso con il suo collega.
    L'ha portata nel mio letto quando ero fuori per lavoro, significa che i miei sentimenti erano totalmente privi di valore per lui, Le mie condizioni mentali sono piene di agonia, penso di non poter dimenticare e recuperare il dolore, questa donna aveva il pieno controllo di lei e io non abbiamo mai voluto farlo con la violenza, lei vuole conquistarmi mentre è divorziata, ha detto che era gelosa della nostra relazione e mi rovinerà prendendo mio marito. Ho dovuto discuterne con un amico che mi ha chiesto di trovare un buon lanciatore di incantesimi, prima di tutto non ho mai creduto in questa ortografia del Cast, ma devo provarlo fino a quando ho incontrato l'email di PROPHET NOSA UGO su Internet su come ha aiutato così tante persone a riprendersi il loro ex e ad aiutare a sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione e alcune altre storie riguardanti la malattia spirituale.
    Gli ho spiegato la mia situazione e mi ha aiutato a compiere alcune preghiere, alcune erbe e radici e un piccolo sacrificio che ho fatto, e in 7 giorni è tornato per scusarmi ed è stato solo un miracolo per me, sono felice oggi che mi ha aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito ora è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora.
    Hai bisogno di aiuto nella tua relazione come riavere il tuo uomo, moglie, fidanzato, fidanzata, vincere lotterie, cure a base di erbe per malattie, HIV, malattie sessualmente trasmissibili, asma, artrite, Fybroid, Ictus o qualsiasi tipo di malattia, problemi spirituali , Promozione del lavoro, Gli spettatori che leggono il mio post che ha bisogno di aiuto in merito a qualsiasi difficoltà della vita devono contattare PROPHET NOSA UGO e sarai felice di averlo fatto.

    Email: nosaugotemple@gmail.com
    WhatsApp: +37258031247

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