De vita beata

Buongiorno a tutti carissimi amici lettori. Come state? Come state passando questi due giorni prima che comincino di nuovo tutte le attività e il tempo cominci a scarseggiare? Io per la prima volta sto davvero molto bene. Finalmente dopo tempo sono riuscita a realizzare un piccolo spazio su Youtube: mi chiamo vivere nei sogni con i libri. Ovviamente dovrete darmi tempo di migliorare sempre di più, ma sono convinta con il tempo che ce la farò.
Oggi sono qua per portare una nuova recensione. Una lettura di scuola che mi ha donato davvero tanto.
Buona lettura.
TITOLO: De vita beata
AUTORE: Seneca
EDITORE: Rizzoli BUR
NUMERO PAGINE: 110
PREZZO: 7 cartaceo
VOTO: 5/5
TRAMA: Il tema della felicità, nei suoi rapporti con la libertà e la virtù. Il tono, dapprima pacato, si accende di partecipazione e passione. Da un lato l’accesa autodifesa di Seneca contro le accuse di aver accumulato un’ingente patrimonio grazie all’amicizia di Nerone; dall’altro si insinua il problema cruciale del rapporto tra il saggio e l’autorità imperiale. Seneca chiarisce come sia possibile per il saggio mantenere la libertà dello spirito in un regime autocratico e di come anche il sovrano debba attenersi a precise regole di correttezza, perché proprio il rispetto della libertà altrui è componente essenziale dell’esercizio del potere. Nel saggio introduttivo Alessandro Schiesaro ripercorre il pensiero di Seneca mettendone in risalto il carattere contemporaneamente speculativo e apologetico.


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COMMENTO PERSONALE: Non avendo ancora studiato questo autore a scuola proverò a trasmettere quello che mi ha lasciato. Intanto come premessa, ci terrei a ringraziare davvero la mia insegnante di italiano. Non so il motivo esatto, ma tutte le volte che seguo i suoi consigli di lettura (nonostante questa fosse obbligata) resto senza parole. Seneca indubbiamente è una colonna della civiltà romana e in questo suo trattato come vedete dalla trama, tratta della felicità. Essa dovrebbe essere secondo me l’aspirazione di ogni essere umano, per trovare un fine alla propria vita, altrimenti che cosa dovrebbe essere? Rimango esterrefatta dalla potenza di questo discorso a riguardo e mi domando spesso come sia possibile che già uomini di un tempo avessero capito tutto quanto e che noi stiamo semplicemente ignorando o distruggendo. Questa ricerca della difficoltà come afferma lo stesso autore nel primo paragrafo è veramente complessa:
“Fratello Gallione, tutti vogliono vivere felici, ma quando si tratta di veder chiaro cos’è che rende felice la vita, sono avvolti dall’oscurità. Ed è così difficile raggiungere una vita felice ce più la si ricerca con affanno, più ci se ne allontana, se si è fuori strada.”
Il lessico potrebbe apparire abbastanza lineare ma vi assicuro che non sia così. Dopo averlo letto penso che proverò ad essere davvero felice e cercare la mia strada e la mia vita felice. Ma come tutto è una sfida: se accettata bisogna incorrere in numerosi rischi e pericoli, cadere, rialzarsi, lottare sino alla morte. Secondo me dovrebbe essere un testo che tutti dovrebbero avere in casa.
Detto ciò ovviamente lo consiglio a chiunque, anche se mi rendo conto che l’invito sia rivolto più ad un pubblico adulto.
Alla prossima avventura amici.




Kicca

Commenti

  1. Ciao! Sono Martina, admin del blog Il Rumore delle Pagine! Spulciando sul web ho trovato il tuo blog e ho pensato di unirmi ai lettori fissi! Se ti va di ricambiare ti aspetto sul blog!

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