Recensione: La Mandragola


Buongiorno cari amici lettori. Buon 2019! Come state? Cosa fate di bello in questo periodo? Io sto studiando parecchio anche perché tra 4 giorni si deve ritornare a scuola…non ne ho la benché minima voglia purtroppo. Devo ancora annunciare pubblicamente i miei nuovi propositi per questo anno anche se ancora qualcuno lo devo mettere meglio a fuoco. Detto questo finalmente la prima recensione dell’anno. Si tratta di un libro che ci ha dato da leggere la nostra professoressa di italiano, sul quale poi noi avremmo dovuto lavorare. Non pensavo sinceramente che ci avrei fatto la recensione ma secondo me merita davvero tanto farcela. Buona lettura. Ancora buon anno a tutti!
TITOLO: La mandragola
AUTORE: Niccolò Machiavelli
EDITORE: Oscar Mondadori
NUMERO PAGINE: 169
PREZZO: 9 cartaceo
VOTO: 4/5
TRAMA: Capolavoro della commedia rinascimentale, la "Mandragola" fu composta da Machiavelli dopo il suo allontanamento forzoso dalla politica. La vicenda ruota intorno alla beffa giocata da un giovane fiorentino a un marito sciocco per possederne la moglie di cui si era invaghito. Un ruolo determinante nel convincimento della donna ha il suo confessore, corrotto dai denari dell'amante. Nella commedia il tema realistico della beffa, di matrice boccacciana, si rapprende in una perfetta macchina teatrale, rispettosa fin nei particolari più minuti delle regole della commedia antica (Plauto e Terenzio). Attraverso il format della commedia Machiavelli tenta di definire un'antropologia della vita quotidiana, analogamente a come nelle opere politiche veniva descrivendo l'antropologia del potere. Si scopre così che non c'è differenza tra una sfera e l'altra: sono sempre e soltanto l'utile e il piacere a muovere gli uomini. Quando però il simulare e il dissimulare dell'agire politico si trasferiscono nella quotidianità, la realtà si fa doppia o tripla, nascono situazioni paradossali che sono di per sé comiche. Il paradosso tocca i valori della famiglia, della morale privata, della religione. Prendono forma le prime creature fredde e amorali della letteratura moderna, senza che nulla venga sottratto alla vivacità e al divertimento.

COMMENTO PERSONALE: Allora come iniziare a parlare di questa commedia… beh inizio semplicemente con il dire che abbiamo finito adesso di studiare questo autore a scuola con le sue idee riguardo all’uomo e alla politica. Poi essendo questo libro una commedia chiaramente è scritto sotto forma di copione teatrale: suddiviso in atti e scene che compongono gli altri. Il modo di ragionare di Machiavelli mi ha sempre presa e affascinata. All’interno di quest’opera si possono ritrovare alcuni dei personaggi che agiscono come il principe (idealmente raffigurato come Valentino, figlio di Cesare Borgia) che viene raffigurato nel suo trattato dl titolo per l’appunto il Principe. Sono tre i personaggi in questione: Callimaco, Ligurio e Timoteo. Il primo è l’amante addolorato e disperato che farebbe di tutto pur di avere la sua donna (sin dalle primissime scene si riesce a capire l’idea di Machiavelli su determinati argomenti), il secondo e il parassita e il terzo è un frate. La cosa che più mi ha sorpresa e mi ha lasciata un po' perplessa è la parte finale che non è propriamente terminata. Ma non solo questo. Un’altra domanda sulla quale mi interrogo spesso riguarda proprio il presente odierno, instaurando un confronto con il passato: “ Com’è possibile che soltanto nel 500/600 avessero capito la realtà delle cose? E noi invece continuiamo imperterriti a tornare indietro?”. Questa è una piccola riflessione che faccio spesso ma alla quale purtroppo non ho ancora trovato risposta. Per quanto riguarda lo stile è scorrevole anche se ogni tanto bisogna fermarsi e leggere con l’ausilio di note che fanno da spiegazione prima di fraintendere. Davvero un bel libro che consiglio di leggere a chiunque. Per quello che mi riguarda finita la lettura è stato cercare degli insegnamenti e provare a trarre qualche considerazione concreta: si evince il nostro carattere egoico ed individuale. Ribadisco il consiglio e spero che possa allettarvi. Passate una buona giornata alla prossima avventura.


Kicca

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