Intervista: Francesco Di Paolo

Hello dear readers. Come state? Io abbastanza bene tutto sommato anche se ho un sacco di ansia in questo periodo perché è quello con verifiche e interrogazioni.
Comunque sono davvero contentissima di poter condividere con voi una nuova intervista.
Questa volta parlo di Francesco Di Paolo che ringrazio davvero per l'attenzione e la disponibilità nei miei confronti.
Quindi non perdiamo altro tempo e iniziamo!

BIOGRAFIA: Francesco Di Paolo è nato ad Atri nel 1987 e vive a  Sambuceto, una piccola frazione del comune di San Giovanni Teatino. Laureatosi col massimo dei voti in Beni Culturali nel  Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università “G.  D’Annunzio” di Chieti, è un medievista fervente, un archeologo non  praticante.
Autore di Nel Nome dei Grimm (Alcheringa, 2015),  11° classificato al Premio Nazionale Augusta, è un cultore del genere  fantasy storico e dark fantasy, nonché grande appassionato di storia dell’arte e cultura umanistica. Oltre alla scrittura creativa, i suoi  altri amori sono il disegno manuale e la web grafica.
Le opere in cui si cimenta sono una  commistione cervellotica di tutte le sue passioni, spesso accompagnate  da schizzi e illustrazioni.



CHIARA: Come è nata la tua passione per la scrittura?

FRANCESCO: la mia passione per la scrittura è nata leggendo, come credo per il 99% dei miei colleghi. Leggere è come sognare. Sognare è meglio di volare.

Domanda 4: se mai mi capiterà, di tornare indietro nel tempo, sarai la prima a saperlo.

CHIARA: Qual'è il tuo genere preferito?

FRANCESCO:   i mei tre generi cardine sono: storico – fantasy – distopico.


CHIARA: Ti saresti mai aspettato di arrivare a pubblicare il tuo manoscritto?

FRANCESCO: chi la dura la vince, suppongo.

CHIARA: Se tu dovessi tornare indietro nel tempo e scrivere un'altra storia, lo faresti?

FRANCESCO: 
se mai mi capiterà, di tornare indietro nel tempo, sarai la prima a saperlo.

CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori

FRANCESCO: non arrendetevi mai. Impossibile non è un fatto; al limite una parola.

CHIARA: Come mai la scelta del titolo il nome dei grimm?

FRANCESCO: essendo Nel nome dei Grimm una rielaborazione di alcune delle più famose opere dei fratelli Grimm, il titolo è nato da sé.

CHIARA: Se tu dovessi scegliere un personaggio del tuo libro, chi desidereresti essere? Perché?

FRANCESCO: 
il mio personaggio preferito è il Lupo. Il Lupo è un diverso, un emarginato, un reietto. Accetta la propria natura benché essa lo ripugni. Il suo coraggio nell’essere se stesso, un mostro, gli permette nonostante tutto di trovare l’amore. Per me rappresenta un esempio da seguire: un modello.

CHIARA: Fato è un entità superiore che propone ad Adam le sue sfide. Puoi dire qualcosa di più sul suo conto?

FRANCESCO:  Fato è l’incarnazione del Destino ineluttabile. Nella mitologia greca era rappresentato dalle Moire, in quella romana dalle Parche, in quella norrena dalle Norne. È un concetto presente in Zenone, Cicerone e Seneca. Dal Rinascimento all’Età Moderna non ha mai smesso di far riflettere. La dottrina dell’otreuomo insegna ancora, per chi la conosce. Citarlo nel mio libro è stato un modo per stimolarne la riflessione.

CHIARA: Adam è praticamente un essere immortale. Vede cambiare il mondo ma non lui. Desidera una cosa sola: diventare umano per stare accanto alla sua amata Isabella. Perché decidere di accogliere la morte come amica?

FRANCESCO: Sorella Morte è la nostra unica amica, quando si è soli, abbandonati a noi stessi e a corto di speranza. Per assurdo, è la nostra unica certezza in vita. Per Adam non è così, ciò non toglie che gli piacerebbe. Ambiamo sempre a ciò che non possiamo avere.


CHIARA: Ci saranno altri libri?

 FRANCESCO: il prossimo libro è in corso di ultimazione. Verrà pubblicato col mio “nome de plume”: Dorian Nescio

Spero che questa intervista vi abbia incuriosito e spinto a sapere qualcosa di più sul suo libro ( del quale presto farò la recensione).
Alla prossima.




Kicca

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