Recensione: il tempio degli angeli ignoranti

Hello. Come state? Io spero vada tutto bene. Quando ho scritto questa recensione mi trovavo a Sieti a casa dei miei nonni. Ora sono esattamente due settimane che sono tornata e non mi sembra ancora vero purtroppo.
Voi avrete letto milioni di libri in questo periodo. Io pure sto continuando a leggere ma la cosa purtroppo procede a rilento anche perché tra poco comincerà di nuovo la scuola e allora lì si che aggiornerò davvero pochissimo. Vi chiedo scusa sin da principio. So che qualcuno aspetta la propria recensione ormai da un anno. Ce la sto mettendo davvero tutta ma il tempo ci vuole. Comunque... buona lettura.

TITOLO: Il tempio degli angeli ignoranti

AUTORE: Daniele Del Fante

EDITORE: Leone

NUMERO PAGINE: 254

PREZZO: 11,90€ cartaceo

VOTO: 4,5/5

TRAMA: Àstrict è un angelo caduto a cui Iblìs, uno dei tanti nomi del diavolo, ha affidato una precisa missione: liberare l'Immagine, cioè la rappresentazione più pura e terribile del Male, imprigionata dopo una disputa con un uomo. Ma il Bene non rimane certo a guardare: a ostacolare il piano e a proteggere la giovane Carlotta, fondamentale per la realizzazione del progetto demoniaco, intervengono il bizzarro zio Geremia, l'amico Eugenio ed Eràmsih, campione del Bene uscito dalla nebbia dell'anima, consapevole che per redimere Àstrict dovrà sconfiggerlo e imprigionarlo nel Tempio degli Angeli Ignoranti



COMMENTO PERSONALE: Come sono solita fare ringrazio davvero moltissimo l'autore per avermi inviato la copia del suo libro.
Chiaramente voglio spiegare prima la mia valutazione sul perché non è un punteggio pieno e successivamente  addentrarmi nel libro.
Non è piena poi che mi sono persa e ci sono alcuni punti in cui cosa avvenga non sia propriamente molto chiaro.
Voglio dire che è solamente la valutazione di una ragazza che con tutta se stessa si augura di poter aiutare.
Mentre parlando della storia vera e propria...
I personaggi che compaiono sono molteplici e definiscono un confine delineato e netto tra bene e male.
Mi è piaciuto moltissimo il personaggio chiave e l'analisi non tanto approfondita che ne è stata fatta: sto parlando di Astrict.
Il narratore entra molto spesso all'interno di questa storia soprattutto grazie ai bambini.
All'interno si ritrovano molti rimandi alla religione: Paradiso, inferno, lotta tra il buio e la luce.
Ve lo consiglio molto e non vi dico altro se no non ci sarebbe gusto.
Dico solo che è il secondo volume di una trilogia.
Per chiunque lo abbia letto Mi faccia sapere.
Chiunque lo leggerà... buona lettura.
Alla prossima.


Kicca

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