Intervista: Antonio Compostella


INTERVISTA: ANTONIO COMPOSTELLA
Buongiorno a tutti. Finalmente la scuola è finita del tutto e adesso ho tre mesi e passa per dedicarmi sia al blog sia ad altro. Vorrei ringraziare tutti quanti per il supporto e per l’attesa di ogni autore. Per farvi capire meglio…attualmente ho quattro recensioni da recuperare e devo continuare a leggere. Perciò perdonatemi ma per fare le cose per bene come dice mia nonna ci vuole attenzione, dedizione ma la parola magica che fa la differenza è AMORE. Visto che era da tantissimo tempo che non pubblicavo un’intervista ho deciso che stamattina ne avrei approfittato. Sto parlando di Antonio Compostella, che ha aspettato pazientemente senza mai mettermi fretta la sua recensione e la sua intervista. Grazie mille ancora Antonio. Come mio solito prima lascio la biografia dopo di che ci immergiamo nel cuore dell’intervista.

BIOGRAFIA: Allora.. sono nato il 12 aprile 1990 a Marostica e vivo a Cartigliano a due passi da Bassano del Grappa per capirsi. Sono diplomato Ragioniere e Perito commerciale e subito dopo le superiori ho iniziato i più svariati lavori. Fra quelli che mi hanno insegnato a vivere sicuramente non dimentico l'esperienza in conceria. Poi due anni e mezzo intensi in un negozio di abbigliamento dove ho avuto la fortuna di essere anche responsabile di reparto. Fino ad oggi dove ormai da 5 anni svolgo l'attività di agente di commercio. Scrivo per passione e chissà un giorno se e dove mi porterà. Nel frattempo oltre a scrivere nel tempo libero gioco a calcio nella mia squadra di paese
Adesso lascio che sia lo scrittore vero e proprio a raccontarsi. Buona lettura!
CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori
ANTONIO
Agli aspiranti scrittori auguro di emozionarsi, piangere, avere paura di sbagliare e di essere giudicati, di buttarsi e di gioire come dei matti al giorno della prima pubblicazione. Auguro lo stesso uragano emotivo che ho provato io perché è stato una figata.
CHIARA: Descriviti con tre aggettivi dicendomi il motivo della tua scelta

ANTONIO:
 
3 aggettivi su di me... penso di essere:
RIFLESSIVO, penso a ripenso mille volte prima di fare qualcosa, a tutti i pro e i contro che potrebbero presentarsi
METODICO, mi piace seguire uno schema, non per comodità ma perché amo le cose al suo posto. Anche se in alcuni frangenti della quotidianità mi sento "sregolato"'
ALLEGRO, dagli altri due aggettivi non si direbbe, ma quando sono con gli amici o famigliari mi piace fare "show", ridere e scherzare, magari con un buon bicchiere di vino.
CHIARA: I tuoi generi preferiti da leggere

ANTONIO
Non ho un genere preferito.. diciamo che in base al periodo della vita in cui mi trovo e alle sensazioni che provo scelgo un genere e mi ci immergo.. in questo periodo mi sto inoltrando in letture abbastanza impegnative che aiutano la ricerca della stabilità dell'animo, ho finito da poco "i Curanderos dell'anima" e da poco sono entrato nel mondo di "Osho"..

CHIARA: Come hai avuto l'idea di pubblicare un libro? Ti sei ispirato a qualcuno in particolare?

ANTONIO
L'idea di pubblicare un libro è nata da un forte sentimento che provavo dentro e che ancora non so spiegare, una sorta di rospo in gola da sputare fuori. Ho trovato nella scrittura una sorta di "terapia" per sfogare qualcosa che a voce non sarebbe mai uscito. Non mi ispiro a nessuno anche se qualcuno a me vicino dice che il mio stile non è poi così lontano da uno scrittore molto noto.. ma ci rido sempre sopra.
CHIARA: Ipotizza che il tuo libro diventi un film... quali attori sceglieresti?

ANTONIO
Se "Cantami una canzone" dovesse diventare un film dovrei scegliere attori giovanissimi perché i protagonisti hanno 17 anni. Se penso ad un'attrice che assomiglia alla protagonista del mio libro mi viene in mente Carolina Crescentini. Per il protagonista vedrei benissimo Dylan Minette della serie "Tredici"
CHIARA:  Intanto vorrei che mi spiegassi la scelta del titolo
ANTONIO
Il titolo è stato scelto ancor prima di iniziare il libro, perché era una frase che mi tuonava in testa ogni volta che pensavo a questa storia.
CHIARA: Antonio il protagonista è un sognatore in grande e come è normale cerca l'amore. Quante sono le caratteristiche tue in questo personaggio?
ANTONIO: 
Il protagonista ha le stesse caratteristiche mie di quando avevo 17 anni.. ora mi sento un po' più concreto e cinico. Soprattutto mi sento più emozionale ed emozionato nei vari frangenti della vita, 11 anni fa invece avevo la testa fra le nuvole e non riuscivo a godermi quello che succedeva ad un centimetro di distanza.
CHIARA:  La parte finale forse è la più bella, anche se mi ha letteralmente spezzata e lasciata senza parole. Volevi comunicare qualcosa di incisivo?

ANTONIO
La parte finale spero venga presa come un insegnamento. Nessuno di noi ha la sfera magica che può permettersi di decidere un comportamento della propria vita sapendo poi le reali conseguenze nel futuro. Amare se stessi è fondamentale e penso sia l'unica via da percorrere per poter imparare ad amare anche gli altri e tutto ciò che ci sta attorno. L'adolescenza è un cammino a volte disastroso, ma è molto probabilmente la parte più bella dell'esistenza.

CHIARA: Ho adorato anche la parte che riguardava il viaggio in Francia. Si è trattato solamente di un viaggio con la mente o è successo davvero?

ANTONIO
È successo davvero. Non era il mio primo viaggio senza genitori all'estero, ho avuto la fortuna che i miei mi hanno spesso spinto con le valige a fare certe esperienze e li ringrazierò per sempre. Quei sette giorni ho cercato di descriverli il meglio che potevo sia per portare il lettore esattamente lì in quei luoghi, sia per me, sia mai che un giorno mi dimenticassi di qualcosa, mi basterà riaprire il libro e sorridere.
CHIARA: Hai in mente altri progetti
ANTONIO
Si. Mi sto dedicando ad una storia breve sempre sul grande tema dell'amore, ma questa volta voglio che siano gli occhi di un bambino a raccontarlo. Sarà, spero, un racconto denso e per tutti, anche per i primi lettori. Per quanto riguarda la scrittura di un altro libro si, ci sto lavorando, ma penso sia più di un libro, un viaggio nell'anima che mi sono imposto di fare e che sarà tutto una sorpresa anche per me. Per ora non voglio sbilanciarmi troppo però, anche per scaramanzia

Ecco che siamo giunti al termine di questa intervista. Prossimamente ce ne saranno altre e altri ancora saranno gli autori che ci accompagneranno in questo viaggio stupendo. Per adesso… passo e chiudo!

Kicca

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