Elena Genero Santoro

Hello carissimi amici lettori. Come state? Io abbastanza bene dai, non mi posso affatto lamentare. In questo periodo dell’anno vorrei farne mille ma purtroppo siamo umani e ne siamo impossibilitati. Ora sono qua in parte a seguire le lezioni e in parte a strutturare questa chiacchierata con una nuova scrittrice che sono davvero orgogliosa di aver scoperto al Pisa Book Festival: si tratta di Elena Genero Santoro. Sono davvero lieta che mi abbia concesso un po' di tempo per fare 4 chiacchiere. Spero che sia per tutti una nuova scoperta. Buona lettura. 

 BIOGRAFIA: Elena Genero Santoro è nata nel 1975 a Torino, dove attualmente risiede con il marito e i figli. Lavora nel dipartimento di ingegneria dei materiali di una nota casa automobilistica. Scrive editoriali e recensioni di libri e film per il sito "Gli Scrittori della Porta Accanto", di cui è co-fondatrice. Il suo primo romanzo, “Perché ne sono innamorata”, edito da Montag, è uscito nel 2013. Sono seguiti “L’occasione di una vita” (Lettere Animate), “Immagina di aver sognato” e “Diventa realtà” (PubGold), “Ovunque per te”, “L’ultima risata” e “Qualcosa di magico” (Policromia), “Claire nella tempesta” e "Stanotte o mai" (Leucotea). “Un errore di gioventù”, “Gli Angeli del Bar di Fronte” e “Il tesoro dentro” sono usciti in prima edizione tra il 2014 e il 2016 con 0111 Edizioni e ora sono stati ripubblicati con Gli Scrittori della Porta Accanto. Nel febbraio 2021 è uscito con Gli Scrittori della Porta Accanto il suo libro umoristico “Confessioni di una #badmum”. Nel 2019 "Claire nella tempesta" ha ricevuto una menzione d'onore al Premio di Poesia e Narrativa "Ti meriti un amore", seconda edizione. Nel 2020 "Gli Angeli del Bar di Fronte" si è classificato al secondo posto al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa "I fiori sull'acqua", settima edizione.


 CHIARA: Da quanto tempo sei nel mondo della scrittura?

 ELENA: Scrivo da quando frequentavo le medie. I primi tentativi di romanzi, se tali si possono definire, risalgono ad allora. Ho passato la vita a scrivere: temi a scuola, lettere agli amici di penna, email di lavoro. E' stato verso i trent'anni che ho preso coscienza che la parola scritta era l'ambiente nel quale mi muovevo meglio, era la mia forma di espressione più efficace. Il primo vero romanzo risale a circa dieci anni fa, in un periodo intimista, con il mio secondogenito nella pancia. Da allora non mi sono più fermata. 

 CHIARA: Come è nata la realtà degli scrittori della porta accanto? 

ELENA: Gli Scrittori della Porta Accanto, sito di cui sono co-fondatrice, nasce da un'idea di Stefania Bergo e di altri autori per promuovere gli emergenti e la scrittura. Oggi è un sito di attualità e letteratura e vanta anche un marchio editoriale.

 CHIARA: Descriviti con tre aggettivi motivando la scelta 

ELENA: Metodica/ Organizzata. Della mia giornata sfrutto ogni quarto d'ora e riesco a incastrare tutto. So sempre che ora è e cosa dovrò fare dopo.Tenace. Se mi metto in testa una cosa, un modo per raggiungere il mio obiettivo lo trovo. Ironica. Se il mondo è troppo nero, indosso gli occhiali dell'ironia e diventa un po' più colorato.

 CHIARA: Per la stesura di questo testo ti sei ispirata a qualche autore già affermato? Se sì chi? 

ELENA: "Confessioni di una #BadMum" è un libro umoristico. Da piccola leggevo un sacco di libri di barzellette. Le ho sempre amate, le sgranocchiavo come caramelle. Dall'adolescenza in poi ho letto e riletto tutta la saga di "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano", fino a quando non sono diventate cicale. Alla fine mi sono cimentata io e ho scoperto, a mie spese, che tentare di far ridere (in un testo come in un palco) è molto più difficile che far piangere. Un tempo, pur ridendo a crepapelle per i libri della Kinsella, pensavo che scrivere testi così leggeri fosse un limite. Negli anni ho capito che i romanzi della Kinsella hanno un'architettura molto rigida e che per non far scendere mai il brio durante la lettura bisogna essere bravi il doppio.

 CHIARA: Un augurio agli aspiranti autori

 ELENA: Auguro agli aspiranti autori di trovare editori seri che facciano un lavoro dignitoso e paghino le giuste percentuali. E poi di divertirsi quando scrivono. 

 CHIARA: Da che cosa nasce il titolo? 

ELENA: "Confessioni di una #BadMum" riassume esattamente quello che il libro è: il mea culpa, in chiave ironica, di una madre di famiglia alle prese con due bambini in età scolare. 

 CHIARA: Qual è stata la parte più divertente nella stesura del libro? E quella che inizialmente non veniva?

 ELENA: Il libro non è un romanzo, è una raccolta di post, pubblicati realmente su Facebook nell'arco di un paio di anni, in cui presentavo e sdrammatizzavo situazioni di vita famigliare. E questa è stata la parte più divertente da scrivere, giorno per giorno, senza alcun obiettivo. Il difficile è iniziato quando ho deciso di prendere i post, raggrupparli per aree tematiche e raccordarli tra loro con un testo narrativo. Ecco, questa è stata la parte più faticosa.

 CHIARA: Come è nata l’idea della messaggistica come impaginazione all’interno del libro?

 ELENA: La messaggistica non è un espediente narrativo, è proprio la fonte primaria del libro. La parte difficile, non per me, ma per chi ha curato la grafica delle pagine, è stata convertire ogni post reale in un post fittizio. Nei post originali c'erano degli emoji anon trasferibili nel testo definitivo quindi si è dovuta operare una semplificazione. 

CHIARA: Tre pro e tre contro dell’ essere una bad mum 

ELENA: Non ci sono contro nell'essere una #BadMum! Essere una #BadMum vuol dire scrollarsi di dosso tutti i pareri bigotti, non curarsi dei giudizi esterni, giocare tanto con i propri figli e, soprattutto, poter fare spallucce quando da grandi mi rinfacceranno di aver rovinato loro la vita! Potrò sempre dire: "lo scopri adesso che sono una pessima madre? Non l'ho mai nascosto!". 

 CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente?

 ELENA: La pandemia ha rallentato l'attività di promozione e quindi prima di pubblicare ancora vorrei dare un po' di spazio a ciò che ho fatto uscire negli ultimi anni. Io nasco come autrice di mainstream, narrativa non di genere, che parla di attualità ma anche di sentimenti. Un po' di ironia a volte affiora, ma si tratta di romanzi veri, non di raccolte di post. I miei ultimi titoli sono "Stanotte o mai", "L'ultima risata" e "Qualcosa di magico". Comunque nel cassetto ce ne sono un altro paio di già pronti.

 Ed eccoci giunti al termine di questa chiacchierata. Ringrazio ancora la gentilissima autrice per la disponibilità e il tempo che mi ha regalato. E voi? Che mamme siete? Alla prossima avventura. Kicca

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