Paolo Mosca

Hello carissimi amici lettori. Scusate se non ho caricato molto in questi giorni ma ieri finalmente ho dato il mio primo esame universitario e sono molto soddisfatta dell’esito. Avevo un’ansia assurda e sono stata così sino alle 17:00 del pomeriggio. Ora posso ufficialmente dire che un esame l’ho superato e si riprende a studiare per i prossimi. Ma oggi sono qui per presentare Paolo Mosca, autore del libro “Il quaderno del lupo”. Buona lettura. 



 BIOGRAFIA: Paolo Mosca, autore televisivo da venti anni per Rai, Mediaset, Mtv e Sky e scrittore di numerosi libri, pubblica quest’anno “Il quaderno del lupo − Come risolvere i problemi senza stress”. Dopo poesie (Damarti), saggi sulla televisione (Reality: Dal Grande Fratello all’Isola dei Famosi), romanzi (La mantide religiosa) e guide alle serie tv (Mosquicide, Passeggeri Oscuri e Dark Passengers), Il quaderno del lupo è un piccolo manuale di self-help da leggere tutto d’un fiato, per mettersi in gioco e imparare. Adesso via con le domande! 

CHIARA: Da quanto tempo è nel mondo della scrittura?

 PAOLO: Scrivo dall'adolescenza, poesie prima, poi racconti e libri.

 CHIARA: Come mai scrive di aver perso la giusta rotta? 

 PAOLO: Non scrivo di averla persa, ma che questo quaderno serve anche a me se la perdo. Non si è sempre presenti a se stessi con la stessa soglia di attenzione. A volte le distrazioni ci fanno lo sgambetto.

 CHIARA: Da quanto tempo lavorava alla pubblicazione del libro? 

 PAOLO: Non da tanto, ho avuto l'idea, l'ho scritto e l'ho lasciato in un cassetto per un po'. Il lockdown mi ha dato tempo e voglia di finirlo. Oggi non c'è più bisogno di fare l'anticamera dagli editori, ma si può andare on line quando si vuole con il materiale che si vuole. E questo rapporto diretto con la pubblicazione e con i lettori a me piace molto.

 CHIARA: Ha qualche genere preferito? se sì quali? 

 PAOLO: Non ho generi letterari preferiti, a parte forse le biografie. Mi piacciono sempre le storie di vita vissuta. Le storie di sola fantasia spesso mancano di senso dell'assurdo e di sudore. La cosiddetta realtà per me gronda interesse. 

 CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori 

 PAOLO: Auguro loro di leggere tanti libri validi. 

 CHIARA: Come è nata l'idea del titolo?

 PAOLO: Esiste il branco di lupi, strutturato con una gerarchia quasi militare. Ed esiste il lupo solitario. Sia la solitudine che la socialità organizzata possono essere utili nel percorso che descrivo nel quaderno. E poi in Pulp Fiction è il Signor Wolf quello che risolve i problemi.

 CHIARA: Un itinerario che tutti dovrebbero tenere presente. Dei titoli che ha descritto nel testo in quale punto ha trovato più difficoltà?

 PAOLO: Un'accortezza che ho cercato di mantenere è stata rifuggire i dogmi. Il filo rosso del libro è la duttilità, la contestualizzazione del problema. Una volta ho sentito dire a Bruce Lee: "Be like water." Il mood è quello. Siamo lupi d'acqua. Quindi forse lupi di mare.

 CHIARA: Se una persona fosse restia nel cambiare la propria mentalità, cosa le suggerisce di fare?  
PAOLO: Se è restia se la tenga pure. Magari sta bene come sta. 

 CHIARA: Ho apprezzato molto le citazioni che si trovano in fondo ad ogni pagina. La maggior parte delle fonti a che ambito appartiene?

 PAOLO: Non le ho scelte in base alle fonti, ma in base al significato. Alcune frasi sono mie, alcune vengono da dischi, altre da filosofi. C'è un po' di tutto.

 CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente? 

 PAOLO: Sto lavorando al mio nuovo romanzo. Non cambiate canale.

 Ed eccoci giunti al termine della chiacchierata. Ringrazio il gentilissimo autore per il tempo che mi ha dedicato e la disponibilità. Sono davvero curiosa di scoprire che cosa abbia in serbo. Alla prossima. Kicca

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