Alice D.C.


INTERVISTA: ALICE DEL CORSO
Buona sera a tutti carissimi amici e buona festa a tutte le mamme. Cosa farete di bello? Trascorrerete un po' di tempo insieme. Io sto con i miei ormai da marzo in casa e sinceramente stare loro così vicino mi fa diventare leggerissimamente pazza…Comunque una soluzione a questo piccolo intoppo la trovo dai. In tutto questo sono sempre di più le cose che si devono fare. E come mio solito fare beh… aggiungi sempre qualche cosa di più. Ogni tanto vorrei che le giornate fossero di 48 ore. Ma che mera illusione! Adesso mi cheto e vi presento un’autrice della quale ho già fatto la recensione ma mancava l’intervista: Alice D.C.
Buona lettura
BIOGRAFIA: Toscana, sceneggiatrice cinematografica di giorno e scrittrice di notte. Ama il cinema con tutta se stessa, soprattutto i generi sci-fi e distopico, in cui ambienta molte delle sue storie. Scrive tanto di tutto, Blossom è il suo secondo romanzo come scrittrice creativa, che conclude la duologia romance "Hearts on Fire". La sua ultima opera come sceneggiatrice cinematografica, invece, si chiama Memoria e sta per diventare un film prodotto in America. Collabora con due blog letterari e insieme a suo marito è co-fondatrice della Castle View Studio, casa di produzione cinematografica indipendente.
E adesso… via con le domande!
CHIARA: Da quanto tempo scrivi?

ALICE: Direi praticamente da sempre; ho cominciato a inventare trame che ero alle elementari, e da allora non ho più smesso. Tenevo anche una rubrica sul giornalino scolastico in cui scrivevo piccoli racconti. Quella con la scrittura è una storia d’amore infinita

CHIARA: Come ti descriveresti in tre aggettivi e perché.

ALICE: Beh, quelli che mi vengono in mente così su due piedi sono: determinata, perfezionista e sognatrice. Sono determinata perché quando mi metto in testa di raggiungere un obiettivo non c’è praticamente niente che riesca a impedirmelo, prima o poi ci arrivo; perfezionista perché ci tengo che ogni mio progetto sia curato in ogni aspetto, e sognatrice perché mi concedo sempre qualche momento per visualizzare i grandi sogni, immaginarli nei dettagli e proiettarmi verso quella realtà. Un pizzico di sogno non fa mai male.

CHIARA: Qual è il tuo genere letterario preferito?

ALICE: Il fantasy e la fantascienza sono il mio pane quotidiano. Sono cresciuta con questo tipo di storie, hanno segnato tappe importantissime della mia adolescenza libri come La Storia Infinita, Il ciclo della Fondazione di Asimov, Harry Potter, Il signore degli anelli, eccetera. Amo anche molto il romance, ma l’ho scoperto solo recentemente in confronto agli altri.

CHIARA: Ti aspettavi di ricevere così tanto seguito dopo la pubblicazione?

ALICE: Sinceramente no, è stato un bellissimo regalo e non c’è giorno che non mi senta davvero fortunata.

CHIARA: Un augurio per gli aspiranti scrittori

ALICE: Se avete una buona idea, non mollatela. Anche se vi sembra così difficile, quasi impossibile da scrivere. Anche se manca il tempo, la voglia, se mille imprevisti si mettono in mezzo. Tenete stretta quell’idea e curatela ogni giorno, come un seme che ha bisogno di sole e acqua per crescere. Quell’idea è il vostro seme e se voi lo curate, lui diventerà alto e robusto come un bellissimo albero.

CHIARA: Da dov’è nata l’idea del titolo?

ALICE: Il titolo è nato traendo ispirazione dal paesaggio londinese, città in cui vivevo quando ho avuto l’idea per questa storia. Capita di vedere bellissimi alberi di Magnolia fiorire nei piccoli giardini di fronte alle villette, e la magnolia è una pianta che mi ricorda molto la mia protagonista, capace di una incredibile resilienza e che ogni anno fa fiori sempre più belli, nonostante l’inverno la renda triste e spoglia. Mi sembrava un titolo perfetto per quello che volevo raccontare

CHIARA: Come mai hai scelto la Magnolia e non per esempio la Rosa?
ALICE: Credo di aver già risposto nella domanda precedente.

CHIARA: Qual è il personaggio del libro che ti rispecchia di più e perché.

ALICE: Direi che entrambi i protagonisti (sia Magnolia che Colin) abbiano parti di me. Magnolia direi che mi somiglia per la capacità di lottare per ciò in cui crede e per questo grande amore che le scorre dentro; Colin invece proietta sulla carta le mie ambizioni, la voglia di realizzarmi nella carriera e anche l’altruismo che ho nei confronti degli amici più cari e dei familiari.

CHIARA: Mi piacerebbe sapere qualche cosa di più sul personaggio di Ryan, che ha subìto un cambiamento, o meglio... è stato possibile iniziare a capire il motivo delle sue azioni (dal mio punto di vista davvero disumane)

ALICE: In Blossom questo personaggio viene sviscerato un po’ di più, ho ritenuto giusto farlo per far comprendere appunto ciò che nella sua vita è successo per ridurlo così, non per giustificarlo ma per dar modo di comprendere il suo punto di vista. Quindi se volete sapere di più su di lui, vi basta leggere il seguito.

CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente?

ALICE: Avevo iniziato a scrivere una novella (uno spin off su uno dei personaggi secondari di Blossom) ma questa situazione “pandemica” ha come congelato il mio lato creativo. Non riesco a scrivere qualcosa che giudico decente da almeno un mese, spero di riuscire a sbloccarmi presto. In più c’è il progetto di una trilogia distopico/fantasy, a cui sto lavorando da un po’ ma ancora non so quando vedrà la luce... nel frattempo comunque cerco di mantenermi creativa dedicandomi alla sceneggiatura, che è il mio lavoro e una mia grande passione.
Ed eccoci qua giunti al termine di questa chiaccherata. Ringrazio davvero di cuore la gentilissima autrice per il tempo che mi ha dedicato e che cosa dire?
Alla prossima amici!

Kicca

Commenti