Intervista: Mirko Albini

Buon pomeriggio a tutti carissimi amici lettori. Come state? Io abbastanza bene dai, non posso lamentarmi affatto. Eccomi qua per proporvi una nuova intervista: l’autore di oggi è Mirko Albini. Ringrazio in primo luogo l’autore per avermi permesso di entrare nel suo mondo e per avermi dedicato del tempo, rispondendo alle mie curiosità.
Buona giornata a tutti voi e buona lettura!

BIOGRAFIA: Mirko Albini è nato a Padova nel 1986 e vive ad Abano Terme. L'amore per la natura l'ha portato a frequentare l'Istituo Agrario di Padova. La passione per la lettura e la sua empatia l'hanno spinto a intraprendere l'arduo ma gratificante mondo della scrittura. I viaggi sono stati per lui fonte di cambiamento ed ispirazione, per questo sono molto ricorrenti nei suoi racconti.
"Crescere a distanza" è il libro d'esordio attraverso il quale desidera trasmettere i valori che lo caratterizzano. Con il suo stile semplice vuole raggiungere il cuore di tutti i lettori, di ogni classe ed età, poichè è fortemente convinto che siano le parole genuine a racchiudere i significati più importanti.




E adesso… via con le domande!

CHIARA: Come mai hai iniziato a scrivere?

MIRKO: Ho deciso di iniziare a scrivere inizialmente dei pensieri e poi ho provato a creare il mio primo libro.
Scrivere mi rilassa e mi da benessere, non sempre mi è possibile farlo (motivi lavorativi e impegni vari), ma cerco di ritagliami del tempo per dedicarmi a questa mia passione.
Credo sia un'attività "terapeutica" che consiglio a tutti, ti aiuta a riorganizzare i pensieri e a conoscere meglio te stesso.

CHIARA: Il tuo libro è rivolto anche ad un pubblico adulto? Perché?

MIRKO: Nasce come libro per ragazzi poiché sono il futuro e bisogna investire in loro, ma può coinvolgere anche un pubblico adulto dato che tratta temi profondi e adatti a tutte le fasce di età.
Alcuni racconti se letti più volte rivelano significati sempre diversi a seconda del momento e del lettore. essendo un libro di racconti può essere letto da un genitore per il proprio figlio creando così un momento di condivisione.
Gli adulti e i ragazzi pur essendo diversi coesistono e interagiscono tra loro imparando a vicenda qualcosa al di là dell'età.

CHIARA: Ti sei immedesimato in qualcuno in particolare del tuo libro?

MIRKO: Ogni personaggio ha qualche tratto che mi rappresenta, creandoli inevitabilmente si sono rivelate parti del mio essere e i valori che ho trasmesso sono capi saldi della mia persona.

CHIARA: Come mai la scelta di una raccolta di racconti?

MIRKO: Ho preferito iniziare da una raccolta di racconti perché volevo che il lettore potesse leggere il libro senza dover seguire un filone unico, ma fosse libero di scegliere quale racconto e quando leggerlo. Altro motivo era creare un'attività che avvicinasse i genitori ai figli creando un momento di intimità e confronto.

CHIARA: Un augurio agli autori emergenti.

MIRKO: Ognuno di noi ha qualcosa da trasmettere agli altri, la scrittura è un mezzo potente per poter diffondere messaggi. A prescindere dal risultato, che tu faccia successo o meno l'importante è scrivere e avere costanza, questo vale per tutte le passioni. Anche i più grandi hanno iniziato dal piccolo.

CHIARA: Ti è piaciuto che il titolo fosse esplicito?

MIRKO: Il titolo è stato appositamente pensato in questo modo perché personalmente amo titoli brevi e che rappresentino il cuore del libro. Crescere a distanza è stato un colpo di fulmine, non avrei potuto scegliere altro titolo.

CHIARA: Da dove è nata l'idea di questo libro?

MIRKO: Sono sempre stato affascinato dai libri di racconti e ho voluto crearne uno mio, racchiudono messaggi importanti dietro all'apparente semplicità.
Le storie sono brevi e quindi si possono rileggere più volte anche a distanza di tempo rielaborando i significati. 
In questa società frenetica dove si hanno sempre più impegni si ricercano stimoli più immediati, ma non per questo più banali

CHIARA: Hai un racconto nel quale ti rispecchi di più? Qual è?

MIRKO: Le storie, come i personaggi, hanno ognuna vita propria ed ognuna ha qualcosa di me quindi non c'è un racconto che mi rappresenta più di un altro. Posso avere delle preferenze però tutte portano un pezzo della mia storia.

CHIARA: Hai scelto di rappresentare un percorso difficile: crescere a distanza un bambino mediante delle storie. Cosa volevi evidenziare così facendo?

MIRKO: A mio avviso un genitore può essere presente anche se non fisicamente e lasciare insegnamenti a distanza, non è la quantità ma la qualità a fare la differenza. Inoltre volevo sottolineare che nonostante gli errori commessi (siamo umani prima di qualsiasi ruolo) possiamo comunque dare amore e rimediare ai nostri sbagli, tutto sta nel volerlo. Un ulteriore motivo è il mio desiderio di abbattere ogni forma di stigma che pregiudica la dignità di ognuno (ecco perché la figura del padre carcerato).

CHIARA: Ci saranno altri libri?

MIRKO: Certamente, l'idea è proprio di continuare a scrivere, al momento ho molti impegni dovuti ai vari cambiamenti di questo periodo, ma faccio il possibile per buttare giù qualche riga. Spero di riuscire per l'anno prossimo, magari unendo la scrittura al mio lavoro di operatore socio sanitario.


Ed eccoci qua giunti al termine di questa breve chiaccherata. Spero che vi abbia fatto passare qualche minuto tranquillo e che vi abbia fatto conoscere questo nuovo autore. Se avete altre curiosità non esitate a esporre le vostre domande, così poi Mirko vi risponderà.

Alla prossima avventura.



Kicca

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