Intervista: Mia Alexander

Salve a tutti carissimi amici. Come state? Cosa state facendo di bello in questo periodo? A me sono venute in mente un sacco di idee che spero di poter realizzare. Ci sono diverse novità che non vedo l’ora di svelarvi. Sono cose pazzesche e ringrazio davvero chi mi ha dato l’opportunità di farle ed emergere. Detto questo, siccome è tantissimo tempo che non faccio un’intervista… Rimedio subito! Sono qua per parlare della gentilissima Mia Alexander, autrice di Ginevra. La ringrazio in primo luogo per la disponibilità e il tempo che mi ha regalato.

Buona lettura.



BIOGRAFIA: Mia Alexander è nata e cresciuta a Genova. Ha iniziato ad

appassionarsi alla letteratura e alla scrittura fin da giovanissima,

prima componendo poesie, poi passando ai racconti e infine ai

romanzi.

Durante l’adolescenza, con i suoi racconti ha vinto per tre volte un

premio al concorso letterario genovese “Poetando insieme”.

A diciotto anni ha pubblicato il suo primo libro con la Casa

Editrice milanese Editrice Nuovi Autori: si trattava di una raccolta

di racconti e di una breve opera teatrale, dal titolo “Relazioni”.

A dicembre 2018 è uscito con Delos Digital il suo primo romanzo

“Ma se resti…”.

“Ginevra”, edito da ErosCultura, è uscito il ad aprile di quest’anno,

in formato e-book e cartaceo.

Il 3 agosto è uscito “Gaia”, sempre edito da ErosCultura.

Mia insegna giapponese, inglese e italiano per stranieri nella sua

città natale.

Adora leggere, ascoltare musica e guardare film d’essai.







E adesso… via con le domande!







 CHIARA: Come mai hai iniziato a scrivere?



MIA: Ho iniziato a scrivere perché ne sentivo il bisogno. Già da bambina leggevo e

molto e inventavo storie con le Barbie, e crescendo ho sentito la necessità di

mettere su carta i miei pensieri. Ho iniziato con le poesie per poi proseguire

con i racconti e poi con i romanzi.



CHIARA: Raccontaci di te con una citazione di un libro, spiegando perché.



MIA: Non è una citazione da un libro, bensì da un film, il mio preferito, “In the

mood for love” di Wong Kar Wai ( che comunque ha preso l’idea da un

romanzo). La citazione che mi rappresenta è: I RICORDI SONO SEMPRE

BAGNATI DI LACRIME. La gente pensa sempre che io sia strana quando lo

dico, ma credo che sia vero, o almeno per me lo è. I ricordi tristi ci fanno

piangere, ma anche quelli felici, perché ormai fanno parte del passato, di ciò

che è stato, di momenti che non torneranno più. Quindi sono tristi.



CHIARA: Ti sei ispirata a qualche autore di erotici in particolare? 



MIA: In realtà no, non mi sono ispirata a nessuno in particolare, anche se ho

un’ammirazione infinita per Marguerite Duras, che non è propriamente una

scrittrice di erotici, anche se in alcuni dei suoi romanzi la componente “eros” è

molto presente.



CHIARA: Come mai la scelta dell'erotico come genere? 



MIA: Non è stata proprio una scelta, è quello che mi piace scrivere. Per me

l’erotismo, il sesso, il piacere sono una parte importantissima della vita di tutti,

anche se molta gente ti dirà di no o farà finta di niente, se glielo dici. Proprio

perché sono aspetti fondamentali della vita, per me lo sono anche di un

romanzo, se parliamo di romanzi con storie d’amore, ovviamente.

CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori.



MIA: Vi auguro di non perdere mai la speranza di venire pubblicati e di continuare a

scrivere: credete in quello che fate e non arrendetevi mai!



CHIARA: Ginevra è una persona reale oppure frutto della fantasia?



MIA: Ginevra è totalmente frutto della mia fantasia.



CHIARA: Raccontaci qualche cosa di più sul passato di Tiziano.



MIA: Tiziano ha un passato molto normale. Ha studiato al Conservatorio e poi ha

iniziato la sua carriera di pianista. In passato componeva anche, ma negli ultimi

anni non si sentiva più ispirato, aveva come un blocco. Non se ne rendeva

conto, ma era un “blocco sentimentale”, nel senso che non provava più niente

di particolare per sua moglie e per la vita che conduceva in generale, solo che

non se ne rendeva conto. Aveva bisogno di tornare a “sentire” di nuovo. E

Ginevra in questo lo aiuta.



CHIARA: Come mai la scelta stilistica della seconda persona singolare?



MIA: Amo molto la musica e le canzoni sono quasi tutte alla seconda persona

singolare, perché ci si rivolge direttamente alla persona a cui si vuole parlare.

Una ragione può essere questa. Inoltre per Ginevra, Tiziano è l’Amore, l’unico,

il solo, quindi ha un’importanza fondamentale. Perciò non è solo un “lui”

generico, ma un “tu” importante e unico.



CHIARA: Sei mai stata una dog-sitter come la protagonista del romanzo? 



MIA: No, ma non ti nascondo che mi piacerebbe provare!



CHIARA: Ci saranno altri libri prossimamente?



MIA: Il mio ultimo romanzo "Gaia" è appena uscito sempre per ErosCultura.

Sto lavorando a un nuovo romanzo, alla cui fine manca però ancora un po'.

Eccoci qua giunti alla fine di questa chiaccherata. Ringrazio ancora Mia per il tempo che mi ha dedicato. Spero presto di aggiornarvi e chi lo sa… magari qualche sorpresa per voi.

Alla prossima avventura.







Kicca

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