Intervista: Williams Cesar Priore

Buon pomeriggio cari amici lettori. Come state? Finalmente il weekend si avvicina w io non vedo l'ora di dormire almeno un po' di più. Cosa fate di bello voi? Oggi vi dico che mi sono arrivati diversi libri nuovi che aspettavo da tempo solo che non si capisce come mai le poste ci mettano una vera e propria eternità.
A scuola per adesso va tutto bene ( salvo imprevisti) e sono contentissima di avere l'opportunità di fare delle lezioni con uno scrittore a scuola.
Detto questo oggi voglio presentarvi Williams. Grazie mille per il tempo che hai dedicato alle risposte.
Come al solito lascio prima la bio e poi l'intervista vera e propria.
Buona lettura!

BIO: Williams Cesar Priore nato a Montevideo, Uruguay il 26/03/76. Vive la sua infanzia insieme alla sua famiglia fino all’età di 26 anni quando decide di trasferirsi in Italia, a Prato, ricongiungendosi con suo fratello maggiore. Dopo poco per motivazioni lavorative deve trasferirsi a Milano dove continua a fare l’artiere ippico presso L’ippodromo di San Siro.
Nel 2018, dopo aver cambiato svariati lavori, trova dentro di sè una forte passione per la scrittura. Decide così di scrivere un libro per provare a se stesso di essere in grado di riuscire a comunicare le sue emozioni tramite la scrittura.
CHIARA:  Da quanto hai la passione della scrittura?

WILLIAM: La mia passione per la scrittura è sempre stata dentro di me ma, purtroppo non avendo studiato, non ho mai trovato il coraggio di iniziare a scrivere quello che avevo ben chiaro nella mia testa. 
Crescendo ho lasciato perdere per un milione di motivi e vicissitudini. 
Poi, quest’anno, ho trovato il coraggio di provare a buttar giù quello che avevo sempre desiderato.

CHIARA: Chi sono i tuoi scrittori preferiti?

WILLIAMS: Se devo essere del tutto sincero, non sono stato un gran lettore anzi, penso di aver letto pochissimo nella mia vita, ma grazie alla passione per la scrittura che mi ha permesso di auto pubblicare il mio libro, sto cominciando a leggere scrittori come Bukowsky, Howard Buten, Pino Cacucci...

CHIARA: Ti sei inspirato a qualcuno per la stesura del testo?

WILLIAMS: Se per stesura intendo se mi sono inspirato a qualche scrittore la risposta è no.
Se per stesura intendi alla storia in se
mi sono spirato alla mia vita ed alla mia infanzia.

CHIARA: Hai frequentato sia superiori che università? Quali indirizzi?

WILLIAMS: 
Come racconto nel libro i miei studi li ho terminati molto presto. Ho finito i primi anni di scuola, quelle che per voi qui in Italia sarebbero le elementari, purtroppo.

CHIARA: Un augurio agli aspiranti scrittori

WILLIAMS: Mi piacerebbe far capire a tutti gli aspiranti scrittori che hanno dei sogni nel cassetto come me, di scrivere un libro, un racconto, una poesia o un best seller. Non smettete mai di sognare e di provarci perche ognuno di noi è un romanzo, un thriller,  una storia d’amore o di odio, un racconto lungo o breve. Una storia bella o brutta. 
Siamo quasi 7.5 miliardi di libri pronti per essere scritti e letti.

CHIARA: Allora parlando del titolo... come mai proprio questa scelta?

WILLIAMS: Ho scelto questo titolo perché la storia che racconto gira intorno ad una bicicletta ed il titolo in se ti porta già dentro al racconto. Nella vita di ogni singolo essere umano, durante la sua infanzia, rimangono segnati nella mente determinati episodi (belli o brutti che siano stati) per cui il titolo “Non tutti i bambini amano andare in bicicletta”, in fondo, è un segno che mi è rimasto dentro fin da piccolo. Anche se da adulto adoro andare in bicicletta.

CHIARA: Cesar è un ragazzo con molte difficoltà famigliari e deve affrontare giorno dopo giorno la sua vita, dando sempre il massimo. Come si sente tutte le volte che una giornata tramonta?

WILLIAMS :Cesar è un bambino come tutti gli altri, anche se la sua famiglia ha difficoltà economiche non ne ha affatto sotto l’aspetto affettivo. E lui è di questo che ha bisogno. L’amore della sua famiglia. Ed è questo che lo rende esattamente come qualunque altro bambino che, nel momento in cui chiude gli occhi per addormentarsi, sogna sulle nuove avventure che potrà fare il giorno successivo.

CHIARA: Mi affascina molto la figura di Patrizia della quale Cesar si innamora follemente. Possiamo avere qualche informazione in più sul suo passato?

WILLIAMS: Beh Patrizia per Cesar è stata una figura molto importante. Lo ha introdotto alla sua prima infatuazione, non vorrei dire troppo su di lei perché potrei rovinare la sorpresa futura

CHIARA: Ho adorato davvero molto anche Beto, il fratello più grande del nostro protagonista. Sembra apparentemente stronzo ma è pronto a far tutto per la sua famiglia. Ma vorrei sapere di più sulla lettera dell'ultimo capitolo dedicata da Cesar al fratello

WILLIAMS: È vero, Alberto sembrava uno stronzo. Ma non lo era affatto. Dava tutto per noi. E la lettera finale è stato un mio sfogo, un modo per potergli dire quello che non sono riuscito a fare quando eravamo ancora insieme. Non sono uno molto espansivo nei sentimenti...

CHIARA: Ci saranno altri libri?

WILLIAMS: Sì, sto lavorando su altri due libri. Non so esattamente quanto tempo ci vorrà... però è in lavorazione. Purtroppo è molto impegnativo farsi conoscere in questo campo e ti porta via molto tempo. Però cerco di far conciliare il lavoro e la scrittura.

Commenti